Magazzini caffè Porto Nuovo Trieste

UN PORTO CHE PROFUMA DI CAFFE'

Il Porto di Trieste, nell’immaginario collettivo, è legato alla fama internazionale raggiunta nel primo decennio del XIX secolo in qualità di primo porto dell’impero Austro-Ungarico, quando giunse a essere il settimo porto del mondo e il secondo porto del Mediterraneo per movimentazione di merci. Questa favorevole circostanza trovò origine in seguito all’emanazione della “Patente di Porto Franco” da parte dell’imperatore Carlo VI d’Austria nel 1719. Da allora e fino ad oggi il regime di porto franco è rimasto prerogativa e caratteristica peculiare del Porto di Trieste.

Tra i traffici che hanno caratterizzato lo sviluppo del Porto, lunga e di successo è la storia di importazione di chicchi di caffè, che ha reso la città l’unico distretto del caffè in Italia, con il suo ruolo chiave a livello internazionale e con un’eccezionale concentrazione di attività imprenditoriali legate a questo settore, differenti tra loro ma integrate in un’unica filiera produttiva. Un settore che si mette in mostra durante il Trieste Coffee Festival (un evento diffuso per diffondere la “cultura del caffè” attraverso incontri e iniziative rivolte al grande pubblico) e il Triestespresso expo, l’appuntamento biennale b2b dedicato al mondo industriale (in programma nel 2018, dal 25 al 27 ottobre).

Primo porto in Italia per tonnellaggio totale movimentato, primo porto italiano per traffico ferroviario e primo porto petrolifero nel Mediterraneo: lo scalo di Trieste ha confermato nel 2017, per il terzo anno consecutivo, una performance da primato, grazie all'importante rete di relazioni istituzionali e commerciali intessuta a livello europeo e soprattutto con Middle e Far East negli ultimi anni.

Ai magazzini del caffè e agli altri terminal del Porto viene dedicato l’Open day, che ogni anno, richiama decine di visitatori alla scoperta di tutte le merci che da qui transitano.

Lavoratori in Porto, Trieste