SRM (Studi Ricerche Mezzogiorno, Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo) ha presentato oggi a Napoli, in un convegno presso la sede del Banco di Napoli, il Primo Rapporto Annuale “Italian Maritime Economy. Nuove rotte per la crescita”.
Frutto dell’attività di monitoraggio del nuovo Osservatorio Permanente sull’Economia dei Trasporti Marittimi e della Logistica di SRM (www.srm-maritimeconomy.com) inaugurato nel 2014, il Primo Rapporto Annuale vuole dare un contributo alla comprensione del complesso e articolato mondo dell’economia dei trasporti marittimi e della logistica, segnalando le nuove rotte verso cui auspichiamo si spinga sempre più anche l’Italia, per un Paese più competitivo, con un Mezzogiorno protagonista. L’Osservatorio vanta tre partner di prestigio: Federagenti, Unione Industriali di Napoli e il Gruppo Grimaldi.
Il convegno è stato aperto dal presidente del Banco di Napoli, Maurizio Barracco, e dal presidente di SRM, Paolo Scudieri. I dati e le analisi elaborati dal Centro Studi sono stati illustrati da Massimo Deandreis, direttore generale di SRM, e da Alessandro Panaro, responsabile dell’Osservatorio Maritime Economy, che ha approfondito i temi delle grandi alleanze e della competitività delle infrastrutture. Sergio Prete, vicepresidente Assoporti, ha parlato del  Ruolo dei porti per la crescita del Paese.
La tavola rotonda, moderata da Raoul de Forcade de Il Sole 24 Ore, su “La centralità dell’economia marittima per il rilancio dell’Italia e del Mezzogiorno” ha visto come discussant Francesco Abate, responsabile commerciale traffici Area Mediterraneo della Grimaldi Group, Umberto Masucci,  presidente International Propeller Clubs, Michele Pappalardo, presidente Federagenti, Alessandro Ricci, presidente Unione Interporti Riuniti, Marco Simonetti, vicepresidente Contship Italia Group, Francesco Tavassi, presidente Sezione Logistica, Intermodalità e Trasporti Unione Industriali di Napoli.
Le conclusioni della giornata sono state tenute da Franco Gallia, direttore generale Banco di Napoli.

ALCUNI NUMERI
I porti del Northern Range Europeo (es. Rotterdam, Anversa, Amburgo) ancora leader del commercio internazionale con una quota del 62% in Europa

Italia prima in Europa nel segmento Short Sea Shipping nel mar Mediterraneo, con una quota di mercato delle merci trasportate del 37%

Un terzo del totale del commercio estero italiano (import-export) avviene via mare, per un totale in valore di 230 miliardi di euro

Il segmento container italiano torna (dal 2008) a superare i 10 milioni di TEUs

La somma delle merci movimentate nei porti italiani (pari a 477 milioni di tonnellate) è, in volume assoluto, terza in Europa (i primi due paesi sono Olanda e Regno Unito);

Il 40% del totale del cluster marittimo italiano (pari a 7.000 imprese) è presente nel Mezzogiorno, che conta quindi oltre 2.700 imprese