Il mese scorso il comitato ristretto della VIII Commissione del Senato ha approvato un testo unificato di bozza di riforma della legge. Grillo, che attende l'approvazione della riforma entro febbraio al Senato e quella definitiva entro l'estate, ha spiegato che la norma ha la caratteristica di introdurre una nuova governance che privilegia il ruolo dei presidenti dei porti: noi vogliamo, in futuro, un presidente del porto non solo mediatore di un comitato portuale fatto da tante rappresentante ma un "presidente manager" che, per quanto riguarda l'ordinaria amministrazione, sia l'unico responsabile, in grado di decidere autonomamente senza dover chiedere preventivamente l'autorizzazione al comitato portuale.

"Il comitato continuerà ad essere investito di poteri rilevanti, per l'approvazione dei bilanci preventivi e consuntivi, del piano regolatore, delle concessioni di lunga durata. Ma per il resto, sarà il presidente in quanto tale a decidere e gestire”.

Per quanto riguarda gli investimenti privati, “la linea è quella di favorire il più possibile gli investimenti dei privati nei porti. In questo senso stiamo predisponendo norme che agevolano l'iniziativa e il protagonismo dei privati nei porti con la realizzazione e gestione di piastre logistiche, con norme che agevolano le concessioni per i terminalisti".