Il Progetto europeo di interesse comune “Port of Ravenna Fast Corridor”, che vede impegnati l’Autorità Portuale di Ravenna quale coordinatore, e i partners  (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, UirNet Spa, Terminal Container Ravenna Spa, HUB Telematica Scarl e Scuola Europea di Alti Studi Tributari dell’Università di Bologna) prevede la sperimentazione di nuovi servizi e procedure doganali per la comunità portuale e per tutti gli operatori della catena logistica che collega lo scalo ravennate ai terminal terrestri, ed è finanziato al 50% (per un valore di circa 900.000 Euro) dall’Agenzia Europea per l’Innovazione e le Reti (INEA).
Il Progetto si iscrive nel Piano di Sviluppo del Porto di Ravenna ed ha l’obiettivo di realizzare uno studio, orientato al mercato, sugli effetti derivanti dall’integrazione di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) della piattaforma telematica del Porto (Port Community System), con i nodi logistici terrestri ed i corridoi TEN-T, all’interno delle reti di trasporto transeuropee. Per Ravenna è stata l'occasione per integrare un progetto così tecnologicamente innovativo con la sperimentazione unica in Europa delle nuove procedure doganali semplificate come quella del Fast Corridor, in collaborazione con esperti dei porti di Anversa, Rotterdam e Valencia. Ravenna così contribuisce al miglior esito delle nuove procedure doganali con le quali l'Unione europea vuole conciliare efficienza tributaria/doganale e rapidità degli scambi internazionali. Nell’ambito del progetto i cui risultati saranno presentati a Ravenna nel prossimo dicembre è stata prevista una vera e propria attività di formazione avente ad oggetto i servizi e le procedure doganali così sperimentate. Attività che, si rivolge a tutta la Comunità portuale nel suo complesso (Agenzia delle Dogane, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Sanità Marittima.