"L'obiettivo primo di questa amministrazione regionale è stato ed è quello di evitare la marginalizzazione del Friuli Venezia Giulia. Direi che la prospettiva comunitaria del Corridoio Adriatico-Baltico sarà la nostra salvezza, ma è una partita che dobbiamo giocare tutti assieme se vogliamo dare una prospettiva alla nostra portualità". È uno dei temi affrontati dall'assessore regionale a Infrastrutture, Mobilità, Pianificazione territoriale e Lavori pubblici Riccardo Riccardi in occasione dell'assemblea di ANCE-Associazione Nazionale Costruttori Edili, di Pordenone, che si è tenuta questa sera nella sede di Unindustria.

Molti gli spunti, le idee, le provocazioni emersi dalla relazione del presidente di ANCE Pordenone Walter Lorenzon, da quella ricca di dati del prof. Paolo Feltrin dell'Università di Trieste, e dal dibattito che Riccardi ha sostenuto con il sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti (il tema è stato quello del futuro urbanistico della città) e del presidente nazionale di ANCE Paolo Buzzetti.

Per Riccardi aver aperto "il passante di Mestre, la grande viabilità triestina, quella di collegamento con la viabilità slovena e la A28 (opera fondamentale non solo per questa provincia) è stato un contributo importante per far uscire la regione dalla sua marginalità. Ritengo che entro 60 giorni la Regione possa affidare la concessione per un'altra grande opera: la Cimpello-Sequals-Gemona che sarà realizzata in project financing, strumento nel quale crediamo".

E poi la partita della terza corsia: "in tre anni siamo riusciti a cantierare opere per 650 milioni di euro e sono pronte a partire opere per altri 700 milioni: il problema non è la copertura finanziaria dell'opera, ma le garanzie richieste dalle banche".


Fonte: Ufficio stampa - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia