"Un primo importante risultato di quel percorso - intrapreso dal presidente della nostra Regione Renzo Tondo, con la firma di Bruxelles dell'ottobre 2009 per l'estensione dell'asse baltico-adriatico oltre Vienna, in direzione Sud - sul quale la Regione Friuli Venezia Giulia ha voluto insistere per creare una nuova prospettiva economica e di sviluppo per l'intero Alto Adriatico, nessuno escluso". L'assessore regionale alla Viabilità e ai Trasporti del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi "saluta" così l'annuncio ufficiale di Bruxelles di mercoledì 19 ottobre, dell'inserimento del Corridoio ferroviario Baltico-Adriatico tra le priorità infrastrutturali individuate dalla Commissione europea.

"Le dichiarazioni d'inizio luglio del presidente della Ue Josè Manuel Barroso ci avevano già fatto esprimere un cauto ottimismo, ma l'odierna conferma di un ruolo strategico della linea ferroviaria 'Pontebbana' (non a caso il documento Ue cita la piattaforma multimodale di Udine) e dei porti di Trieste, Venezia e Ravenna quali terminali marittimi del Corridoio Baltico-Adriatico ci portano ad esprimere la nostra convinta soddisfazione", sottolinea l'assessore Riccardi.

"Per l'intero Friuli Venezia Giulia la prosecuzione meridionale di questa direttrice su ferro - osserva ancora Riccardi - rappresenta non 'una' possibile opportunità economica bensì 'lo' scenario di sviluppo più concreto per i prossimi anni, per incardinare quella che vorremmo diventasse realmente la piattaforma logistica FVG ai flussi di traffico tra l'Oriente ed il Centro-Est Europa". La decisione della Commissione Ue, "non esclude alcun partner che si affaccia sull'Alto Adriatico", rileva Riccardi.

"Consideriamo questo in modo molto positivo, perché solo aggregando tutti gli scali che si affacciano sull'Adriatico settentrionale, da Ravenna a Fiume, in Croazia, possiamo pensare di costruire un sistema portuale in grado di reggere il tasso di competitività espresso da quello del Nord Europa: da soli, comunque, non andiamo lontano e spero che tutti lo comprendano". La 'lista' delle priorità andrà ora all'esame del Consiglio e del Parlamento europei, passando per la valutazione del Comitato delle Regioni: "passaggi focali, sui quali continueremo a vigilare" segnala Riccardi.

Opinione condivisa anche dalla regione Veneto. L'assessore ai trasporti Renato Chisso aveva infatti espresso la propria soddisfazione per la concretizzazione della proposta che porta in primissimo piano la questione della portualità dell’Alto Adriatico.


Fonti: Uffici stampa - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Regione Veneto