Entra nella fase operativa la costruzione del Polo intermodale dell'Aeroporto regionale di Ronchi dei Legionari, che sorgerà davanti allo scalo permettendo ai passeggeri un collegamento diretto con la linea ferroviaria Trieste-Venezia e con una nuova stazione delle autocorriere. Regione, Società Aeroporto Friuli Venezia Giulia, Comune di Ronchi dei Legionari e Rete Ferroviaria Italiana (RFI) hanno sottoscritto giovedì 29 settembre una convenzione che definisce i rispettivi impegni per realizzare quest'opera fondamentale per la crescita dello scalo, per la quale sono già a disposizione le risorse: circa 10 milioni di euro, tra fondi regionali e comunitari.

Alla cerimonia hanno partecipato, accanto al sindaco di Ronchi Roberto Fontanot, l'assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi, il presidente della Aeroporto FVG Sergio Dressi, e, per conto di RFI, Orazio Iacono della direzione Commerciale ed Esercizio rete. A testimonianza dell'unità di intenti attorno al progetto del Polo intermodale e allo sviluppo dell'aeroporto, erano presenti i consiglieri regionali Giorgio Brandolin (già presidente della Aeroporto FVG), Franco Brussa e Federico Razzini, il presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta, e il sindaco di Gorizia Ettore Romoli.

L'assessore Riccardi ha sottolineato il percorso che ha portato, in questa legislatura, a creare le condizioni per il rilancio dello scalo di Ronchi, che si trovava in una condizione di pericoloso declino, nonostante si fosse riusciti a raggiungere un traguardo decisivo durante la presidenza Brandolin, e cioè la concessione quarantennale. La Società Aeroporto FVG era infatti in perdita, gravata da debiti, i voli e i passeggeri erano in calo. È stata dunque la decisione della Regione di assumersi in prima persona la responsabilità della gestione della Aeroporto FVG, ha ricordato ancora l'assessore, a permettere l'inversione di rotta.

"I numeri adesso ci danno ragione", ha detto Riccardi. È stato ripristinato il volo diretto con Milano-Linate, fondamentale per il sistema economico regionale, e ormai gli incrementi di passeggeri e di traffico sono a due cifre. "La dimensione dello scalo - ha osservato ancora l'assessore - non è comunque sufficiente a reggere la competizione. Per questo è necessaria un'alleanza strategica. La parte pubblica deve fare un passo indietro, svolgere il suo ruolo di garante delle regole e affidare invece la gestione dell'aeroporto a chi lo fa per mestiere". Una decisione sarà presa, ha assicurato Riccardi, entro l'anno.

Soddisfazione per la firma della convenzione è stata espressa dal presidente Dressi, che già tra il 1999 e il 2000, allora come assessore regionale all'Industria, aveva stanziato il primo finanziamento per quest'opera. La convenzione, secondo Dressi, conferma la "collaborazione leale tra tutti i soggetti, nel rispetto dei ruoli e delle competenze". Fra l'altro, la crescita dei traffici ha permesso proprio questa mattina - ha ricordato con compiacimento il presidente - di stabilizzare quattro lavoratori precari della Aeroporto FVG. Il sindaco di Ronchi Fontanot ha confermato di considerare l'aeroporto come un "fondamentale polo di sviluppo per il territorio", mentre Iacono della RFI ha sottolineato il positivo gioco di squadra che si è realizzato attorno al progetto del Polo intermodale. Con la convenzione vengono definiti compiti e impegni dei soggetti firmatari.

Il Polo sorgerà su un'area di 475.000 metri quadrati a soli 250 metri dal terminal passeggeri dell'aeroporto. Saranno realizzate una stazione ferroviaria, una nuova stazione delle autocorriere (che sarà realizzata a cura della Provincia di Gorizia), un parcheggio da 1.500 posti auto, tutta la viabilità di raccordo interno e in particolare il fondamentale collegamento diretto con il terminal passeggeri per scavalcare la strada regionale 14.


Fonte: Ufficio stampa - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia