Via libera al progetto per la bonifica dell'area ex Alumix di Porto Marghera da parte del Comitato tecnico e approvazione del piano per la nuova viabilità del cosiddetto nodo di Malcontenta da parte della Conferenza dei servizi.
In poco più di tre mesi dunque il Commissario per l'escavo dei fanghi, Roberto Casarin, chiude un iter che in altri tempi avrebbe richiesto oltre due anni. Una bella notizia che ovviamente fa felice l'Autorità portuale, che su quelle aree realizzerà un nuovo terminal per i traghetti e avviare i lavori di risanamento di un’area di 38 ettari utilizzata, sino al 1997, per la produzione di Alluminio e soprattutto la Regione del Veneto che sul Commissario aveva puntato da subito.

"Questa è la dimostrazione che il Commissario serve per accelerare i tempi di approvazione dei progetti - dice l'assessore regionale alla Mobilità Renato Chisso - non per aggirare le norme. Vorrei far notare che nel Comitato tecnico sono rappresentati tutti gli enti che decidono, compreso il Ministero dell'Ambiente. Ma un conto è rientrare in un ambito dai siti di interesse nazionale e dunque tutto incentrato a Roma, con tempi decisionali che tutti sappiamo, un altro è discutere ed approvare qui in Veneto". Con la nuova viabilità cambierà il volto di Malcontenta ma soprattutto si divide finalmente il traffico cittadino da quello commerciale e per il porto si aprono nuove prospettive.

"I progetti approvati in questi giorni sono di primaria importanza per lo scalo veneziano" fanno sapere dall'Autorità Portuale di Venezia. "Fra questi spicca in particolare il progetto del terminal per le Autostrade del Mare e per i traghetti in via di realizzazione nell’area ex-Alumix. Si tratta del primo Project Financing che con fondi privati riesce a bonificare recuperare e rimettere in valore aree industriali dismesse producendo così effetti positivi per tutto il territorio grazie alle attività commerciali che vi sorgeranno". L’intervento di risanamento ambientale prevede di asportare tutti i rifiuti e i terreni più contaminati presenti nell’area, di impermeabilizzare il sito e di attuare la bonifica della falda, avviando le acque contaminate agli impianti del Progetto Integrato Fusina. Al termine dei lavori di asportazione dei rifiuti e di impermeabilizzazione dell’area, sarà realizzato il "Terminal Ro-Ro", intervento di importanza strategica per lo sviluppo dell’area portuale di Venezia.

Insomma da questo accordo si inizia ad intravedere un futuro diverso per Porto Marghera. "È la politica dei fatti contro quella delle chiacchiere - aggiunge Chisso - questo è un segnale che ce la possiamo fare a cambiare il destino di decine di ettari di aree inutilizzate e soggette a degrado. Le possiamo trasformare in una risorsa importante per la città. Sui tempi in Autorità portuale non hanno dubbi: "Entro l’inizio del 2013 il terminal dedicato ai traghetti sarà operativo. Per quanto concerne la viabilità, l’Autorità portuale sta procedendo rapidamente su progetti già in corso e porterà a termine al più presto gli interventi presentati oggi in Conferenza dei Servizi”.

Soddisfatto il Commissario, Roberto Casarin: "Ringrazio tutti per il contributo dato in questi mesi. La discussione e' stata in alcuni momenti anche aspra, ma nessuno ha mai preso le distanze dal fatto che bisognava decidere e farlo per il bene della città. Siamo riusciti a coniugare le esigenze di sviluppo del porto di Venezia con i bisogni dei cittadini".


Fonte: Comunicazione congiunta Autorità Portuale Venezia, Regione Veneto e Commissario Delegato per l'escavo dei fanghi