"La decisione si sta avvicinando. Resto prudente ma dalle informazioni in mio possesso sono fiducioso". Lo ha detto l'assessore regionale del Friuli Venezia Giulia alla Viabilità e ai Trasporti Riccardo Riccardi a proposito del possibile inserimento del Corridoio Adriatico-Baltico, il cosiddetto PP 23 (Progetto prioritario 23), nel quadro della revisione delle grandi reti ferroviarie da parte dell'Unione europea.

L'assessore Riccardi è intervenuto lunedì pomeriggio a Trieste, nella sede dell'InCE (Iniziativa Centro Europea), alla settima sessione della SEETAC (South-East European Transport Axis Cooperation), progetto promosso dalla stessa InCE e finanziato nell'ambito del Programma europeo per il Sud-Est, con l'obiettivo di armonizzare gli assi e i sistemi di trasporto nell'Europa dei Balcani. Nel progetto SEETAC sono coinvolti i ministeri dei Trasporti di 15 Paesi: oltre a membri dell'Unione europea come Italia, Austria, Slovenia, Slovacchia, Grecia, Romania e Ungheria, ci sono anche Paesi candidati o che non appartengono all'Unione come Croazia, Serbia, Bosnia Erzegovina, Macedonia, Montenegro, Albania e Ucraina.

''I segnali che anche oggi abbiamo registrato - ha detto l'assessore Riccardi, riferendosi sempre al Corridoio Adriatico-Baltico - sembrano positivi. Ottenere un simile risultato significherebbe aprire una nuova pagina per il futuro del Friuli Venezia Giulia, un obiettivo che se sarà raggiunto premia il pressing della Regione che ha sempre creduto in questa prospettiva''. L'assessore Riccardi, assieme al segretario generale dell'InCE, l'ambasciatore Gerhard Pfanzelter, è intervento in apertura dei lavori della sessione del SEETAC, sottolineando come il Friuli Venezia Giulia guardi con ''estrema attenzione'' all'integrazione dell'area dei Balcani e del Sud-Est nell'Unione europea, un processo di avvicinamento all'interno del quale proprio le infrastrutture di trasporto possono giocare un ruolo fondamentale.

L'assessore ha ricordato l'impegno della Regione per rafforzare la portualità dell'Alto Adriatico. Per raggiungere questo obiettivo - ha osservato - si sta lavorando per superare alcuni ''colli di bottiglia'' nelle infrastrutture, sia stradali che ferroviarie. Ed è proprio nella prospettiva di rilancio del sistema portuale che diventa di importanza cruciale l'asse Nord-Sud, dal Baltico alla via adriatica.


Fonte: Ufficio stampa - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia