È stato presentato presso la sede dell’Autorità Portuale il progetto del nuovo Terminal Container di Ravenna.
Il progetto prevede la realizzazione, per stralci successivi, di un moderno Terminal per la movimentazione dei container su un’area che si trova nella cosiddetta penisola Trattaroli destra, prospiciente il Canale Candiano. Questa posizione garantisce una ottimale fruibilità degli accosti che permetteranno l’approdo a Ravenna di navi grazie alle quali sarà possibile ampliare il mercato di riferimento dello scalo.

Il nuovo Terminal sarà dotato di un fascio di binari per servire treni blocco da e per il centro ed il sud Europa e verrà dotato di gru da banchina post panamax in grado di garantire la maggiore efficienza sia nella movimentazione di piazzale che in quella sul fascio ferroviario.

"I container sono un passaggio fondamentale per la crescita del nostro porto - ha sottolineato Giuseppe Parrello, Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna - e dal loro sviluppo deriva un beneficio per tutto il porto. In altri scali italiani si sta discutendo di progetti colossali relativi proprio alla movimentazione dei container. Il porto di Ravenna è pronto ad avere un ruolo pragmatico ma significativo anche in questo settore di mercato. Il Piano Regolatore Portuale è approvato da un anno, e siamo pronti, una volta che si sarà conclusa la procedura di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), ad andare avanti subito con le gare per gli ulteriori, successivi, approfondimenti.

Per quanto riguarda la parte pubblica del progetto, il costo dei lavori per la realizzazione della prima fase (da concludersi entro il 2016), ammonta complessivamente a 130 milioni di euro. Di questi, 60 milioni di euro sono risorse dell’Autorità Portuale, già previste nel Piano Triennale degli investimenti, e gli ulteriori 70 milioni di euro, la cui destinazione al porto di Ravenna è stata recentemente confermata, e ai quali si è fatto tante volte riferimento in questi mesi, derivano dall’Accordo Stato-Regione ed il cui documento attuativo sarebbe alla firma del Ministro Matteoli. Gli approfondimenti della seconda fase, da completare entro il 2020, saranno finanziati con una tranche di ulteriori 70 milioni di euro derivanti sempre dal citato Accordo Stato-Regione".

"Essere qui con voi oggi insieme a Sapir, il nostro socio di maggioranza in TCR - ha affermato Thomas H. Eckelmann, Presidente del Gruppo Eurokai – è un privilegio e mi rende orgoglioso. Il nostro obiettivo è compiere un ulteriore passo avanti per questo progetto il cui sviluppo è stato rallentato due anni fa dalla crisi economica. Nel 2010 i volumi mondiali trasportati hanno finalmente raggiunto i livelli pre-crisi.
Tra il 2011 e il 2014 entreranno in uso 152 nuove navi portacontainer con capacità di carico tra i 10.000 e i 18.000 TEUs. Siamo convinti che l’Adriatico verrà servito dalle linee in maniera diretta riposizionando su queste rotte navi di capacità tra i 5.000 e i 10.000 TEUs.

Tra gennaio 2010 e Gennaio 2011 il numero di queste navi è passato da 636 a 723 unità. Si tratta di navi lunghe 330 m, larghe più di 40 m e che richiedono un pescaggio di 14 m.
Per questo, insieme ai nostri partners Sapir e CMC e alle istituzioni locali, vogliamo dotare il porto di Ravenna delle necessarie infrastrutture e sovrastrutture in grado di rispondere ai fabbisogni dei nostri clienti offrendo loro un porto competitivo e pronto per il futuro".

"L’attuale Terminal container - ha dichiarato Giordano Angelini, Presidente di SAPIR - per le sue caratteristiche strutturali non può servire i vettori marittimi che caratterizzeranno il traffico contenitori anche dell’Adriatico. Non è dunque possibile conseguire importanti incrementi di volumi con l’attuale infrastruttura. Per rendere Ravenna uno dei protagonisti del traffico contenitori che si potrà sviluppare nell’Alto Adriatico, SAPIR, Contship e CMC hanno raggiunto un accordo in base al quale se il porto sarà approfondito a -14,50 metri investiranno subito 78 milioni per realizzare la prima parte del nuovo Terminal container con l’obiettivo di 650.000 TEUS ed una occupazione, a regime, di 450 persone.

L’investimento sarà fatto da TCR su un’area di 192.000 mq concessa da SAPIR in diritto di superficie. Altri 218.000 mq. saranno tenuti a disposizione per un eventuale ampliamento. I 26 ettari dell’attuale Terminal saranno disponibili per nuove iniziative.
La competitività di un Terminal dipende sempre più da fattori esterni: decisivi saranno i collegamenti ferroviari e la nuova E55".

"Dario Foschini, amministratore delegato di Cmc, ha sottolineato che il porto di Ravenna deve cogliere la grande opportunità offerta dallo sviluppo dei traffici tra Estremo Oriente e Nord Italia / Centro Europa. Assieme al nuovo Terminal Container vanno sviluppati il polo della logistica e le infrastrutture stradali e ferroviarie. Foschini ha infine auspicato che gli enti pubblici esprimano il massimo sforzo per accelerare gli iter burocratici connessi allo sviluppo del porto".

Il Sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci ha richiamato l’impegno di tutte le Istituzioni locali per la realizzazione del progetto del nuovo Terminal container e, soprattutto, quello del governo a finanziarlo, così come recentemente ribadito in occasione di un incontro con
il Ministro stesso.

L’Assessore Regionale ai Trasporti Alfredo Peri ha sottolineato l’importanza strategica del Porto di Ravenna nell’economia regionale e la necessità di garantire il suo sviluppo verso i mercati dell’Europa dell’Est, anche grazie alla realizzazione del fondamentale Corridoio
Adriatico Baltico
. La Regione, ha proseguito Peri, è impegnata, insieme alle altre Istituzioni, nell’accelerare tutti i processi autorizzativi legati alla realizzazione di questo progetto di nuovo Terminal container nel porto di Ravenna, progetto di indubbia rilevanza per l’intera economia del nostro territorio.

Fonte: Ufficio stampa - Autorità Portuale di Ravenna