Una piattaforma sinergica di scali portuali del Sud Europa con funzione di "continental-hubs", al servizio prevalentemente del bacino economico del Sud-Est-Europa, ma proiettata anche sulle aree del Centro-Est del continente. Questo l’obiettivo che si pone questo progetto in ambito "shipping-net".

La configurazione della piattaforma portuale "sinergica" avverrà seguendo dei precisi piani operativi:
• analisi e codifica delle capacità strutturale ed infrastrutturale dell’offerta;
• elaborazione di un package di "operational-opportunities" condivise;
• studio e realizzazione di sistemi comuni di gestione informatica delle informazioni e comunicazioni;
• promozione e sviluppo di collegamenti marittimi a corto raggio di raccolta/distribuzione "pier-to-pier" nei rispettivi range ed a medio raggio di interscambio tra i due range;
• definizione ed attuazione di un "marketing-project" comune;
• diffusione dell’"idea progetto" e sua commercializzazione sui mercati dell’over-seas.

Data la complessa articolazione dell’hinterland comune all’area dei Balcani intesa come retroterra "diretto" e alle adiacenti aree di mercato del Centro Est-Europa (fino al Sud Polonia, all’Ucraina ed alla Bielorussia), intese queste come retroterra "complementare", si preferisce promuovere azioni progettuali a step differenziati, partendo preferibilmente da un progetto pilota, eventualmente da implementare e/o duplicare sulle relazioni indotte dal progressivo "cargo inducement".

Nel comparto dell’‘intermodal network si ipotizza la realizzazione di un collegamento a frequenza regolare ed a transit-time garantito su di una relazione "circolare" servita con diverse modalità di trasporto (ferrovia, strada, via fluviale).

Il collegamento multimodale verrà proposto mediante treni completi a carico intermodale (contenitori, casse mobili, semi-rimorchi) sulla direttrice ferroviaria Trieste-Fernetti Lubiana-Zagabria-Novska-Vinkovci-Belgrado, in entrambe le direzioni (A/R), a composizione/scomposizione graduale a più segmenti (in ogni stazione/nodo sarà possibile aggiungere o staccare parte del convoglio, in base ad un accurato planning del booking e del carico trasportato; sul nodo di Belgrado/porto fluviale, un servizio di chiatte via Danubio, fino al porto di Costanza e viceversa integrerà tale collegamento; verranno inoltre organizzati servizi di autotrasporto in/out per la raccolta e la distribuzione finale del carico entro i rispettivi raggi di influenza da/per tutti gli inlandterminal coinvolti.

Il target del carico trasportato potrà essere costituito da merci in contenitori, casse mobili e/o semirimorchi del tipo standard-europeo attrezzati con punti di aggancio per il sollevamento, sia in importazione che in esportazione; il servizio sarà inoltre utile per le operazioni di riposizionamento dell’equipment vuoto (container) da parte delle compagnie marittime che scalano entrambi i bacini Adriatico e Mar Nero, a seguito dell’inevitabile imbalance strutturale tra import ed export nelle relazioni oltre-mare con i mercati del Medio Oriente, dell’Estremo Oriente, della Cina e del Sud-Est Asiatico.

Fonte: Relazione AIOM 2011