Occorre una forte iniziativa politica del Governo italiano e dei membri del Parlamento europeo, eletti nel Nord-Est italiano e in particolare nel Friuli Venezia Giulia, per garantire ''l'inserimento della sezione Vienna-Graz-Klagenfurt-Udine-Trieste/Venezia-Bologna-Ravenna come estensione dell'attuale progetto prioritario 23, conosciuto come ''Asse Baltico-Adriatico''.

La chiede il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo che, dopo aver firmato assieme ai presidenti del Veneto e dell'Emilia-Romagna, Luca Zaia e Vasco Errani, una lettera al ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli, ha sollecitato con una nota l'attenzione dei parlamentari europei sull'argomento. Il presidente ricorda che tale asse di trasporto risulta pienamente complementare rispetto all'asse del Brennero in quanto intercetta aree a forte sviluppo dell'est e nord-est Europa ed è corrispondente al Memorandum d'intesa del 6 ottobre 2006 fra i ministri dei Trasporti di Italia, Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia ed alle numerose iniziative interregionali che da oltre tre anni si sono susseguite d'intesa con tutte le regioni da Danzica al nord Italia grazie ad un impegno costante sia in sede nazionale sia a livello internazionale, coinvolgendo i parlamentari europei.

Ricordata la Dichiarazione delle Regioni dell'Asse Baltico-Adriatico firmata il 12 ottobre 2009 proprio nel Parlamento europeo di Bruxelles, il presidente Tondo afferma che l'attività finora svolta con impegno ha bisogno di uno sforzo finale e sinergico dal momento che la Commissione europea sembra persuasa a istituire il corridoio Baltico-Adriatico solamente nei collegamenti fra l'Austria e la Slovenia, non includendo in tale visione l'Italia e il Nord-Est italiano. Risulta infatti poco comprensibile una scelta che estromette i nostri sistemi economico-territoriali e le nostre imprese da un asse di penetrazione trasportistica vitale per i porti di Trieste, Monfalcone, Venezia e Ravenna.

Inoltre, tale scelta comprometterebbe lo spirito del recente Regolamento sui corridoi ferroviari merci che invece poneva in maniera bilanciata ed equilibrata la penetrazione verso nord su un asse italiano, ''Linea Pontebbana'', e un asse sloveno, tratta ''Maribor-Graz''. Tondo chiede quindi ai parlamentari europei di intervenire nei confronti delle autorità comunitarie al fine di manifestare l'esigenza dell'istituzione di questo importante asse di trasporto e di attivarsi fin da ora per costituire le necessarie premesse politico-istituzionali in seno al Parlamento europeo al fine di ottenere questo importante risultato. Si tratta di un contributo che, secondo il presidente della Regione, risulta essere essenziale sia in questa difficile fase sia nelle importanti tappe parlamentari che porteranno all'adozione delle linee guida comunitarie per lo sviluppo della rete transeuropea di trasporto.


Fonte: Ufficio stampa - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia