''Una giornata importante per la coesione europea di questa parte della Ue e per la crescita socio-economica del Centro Europa ma, soprattutto, per il Friuli Venezia Giulia, un passo in avanti per il progetto Unicredit di sviluppo della portualità alto-adriatica, che ha la necessità di avere alle spalle un sistema ferroviario molto veloce e molto solido''. Così il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo ha salutato lunedì scorso a Deutschlandberg, una trentina di chilometri a sud-ovest di Graz, in Austria, l'avvio dei lavori di costruzione - sul lato stiriano - dei 32,9 chilometri della galleria del Koralm, che realizza la nuova linea ferroviaria tra Graz e Klagenfurt, parte fondamentale di quell'estensione del Corridoio Baltico Adriatico che sin dal 2009 14 Regioni europee, dalla Polonia all'Italia, stanno promuovendo nei confronti di Bruxelles, affinché il prolungamento verso Sud del cosiddetto Progetto prioritario Ue 23 venga inserito nei prossimi mesi tra le prime strategicità ferroviarie della Comunità.

''Il fatto che l'Austria abbia dato oggi inizio ai lavori più significativi della nuova linea ferroviaria tra Graz e Klagenfurt, che velocizzerà il trasporto di merci e persone dall'Adriatico al capoluogo stiriano ed a Vienna - ha osservato Tondo, intervenuto alla cerimonia accanto al ministro austriaco dei Trasporti Doris Bures ed ai presidenti di Stiria e Carinzia, Franz Voves e Gerhard Doerfler - è davvero un'opportunità che di fatto rende ancora più necessario sviluppare il nostro sistema portuale''.

Trasporto su rotaia merci e passeggeri che dalla capitale austriaca a Klagenfurt passerà (grazie alla nuova linea) dalle attuali 4 ore a circa 150 minuti, ha osservato il ministro Bures confermando la volontà del Governo federale di incrementare l'uso del mezzo ferroviario per il trasporto pesante, mentre Desirée Oen, tra i più stretti collaboratori del commissario Ue ai Trasporti, Siim Kallas, ha indicato l'esigenza di dare avvio ai lavori anche per il valico del Semmering, tra Stiria e Bassa Austria, l'altro collo di bottiglia della tratta austriaca del Baltico-Adriatico, ''con l'augurio dell'Unione europea che questo collegamento Nord-Sud possa entrare in esercizio entro il 2025''.

Secondo le Ferrovie austriache, che già stanno lavorando alla costruzione della nuova stazione centrale di Vienna (ci vorranno ancora 2 anni di lavoro per rendere operativo il nodo viennese, anch'esso indispensabile per il Corridoio baltico-adriatico), i 130 chilometri della nuova linea del Koralm (5,2 miliardi di euro il costo complessivo ad oggi stimato) saranno pronti per il 2018 ed il Semmering (2,8 miliardi di euro) potrà vedere la luce all'incirca 3/4 anni più tardi, realizzando in tal modo una nuova direttrice su rotaia in grado di far viaggiare i treni a velocità superiori ai 160 chilometri all'ora.

Per il ministero austriaco dei Trasporti, i nuovi Semmering, Koralm e nodo di Vienna saranno in grado di ridurre i tempi ferroviari di percorrenza della tratta Varsavia-Klagenfurt di quasi 4 ore (oggi 11 ore e 56 minuti, un domani 8 ore e 49 minuti), rispetto alle attuali 12 ore e 45 minuti necessarie utilizzando la rete stradale. Il costo del traforo del Koralm (affidato all'austriaca Strabag, che sta concludendo la costruzione del tunnel di base del Gottardo, in Svizzera) è pari a 570 milioni di euro e sarà pronto nel 2017. Le due distinte canne avranno un diametro di 9,9 metri: sopra di esse peseranno anche 1.200 metri di montagna.


Fonte: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia