Il progetto TRECORALA, ovvero TREzze e CORalligeno dell’ALto Adriatico: valorizzazione e gestione sostenibile nel Golfo di Trieste, è stato presentato alla Stazione Rogers di Trieste, presenti per il mondo politico Graziano Bosello assessore al turismo del Comune di Lignano Sabbiadoro, Graziano Pizzimenti vicesindaco di Marano Lagunare, e Paride Cargnelutti consigliere regionale PdL; per la parte scientifica Iginio Marson Presidente di OGS e Paola Del Negro ricercatrice OGS e responsabile scientifico di TRECORALA.

Due anni la durata prevista, da giugno 2010 alla fine del 2012, e ben nutrita la cordata di partner* che hanno aderito portando le rispettive competenze, pur in attesa di conferma per quanto riguarda l’assegnazione del finanziamento da parte del progetto Interreg Italia-Slovenia.

Sottolineando l’interesse variegato dei comuni costieri a una maggior valorizzazione del territorio e le competenze scientifiche e di cui la regione dispone, l’assessore Bosello ha esordito dicendo: "Questo progetto unifica con un obiettivo comune tutte le realtà locali che credono nella valorizzazione e nel rispetto del territorio. Ma siccome i tempi sono cambiati, che si parli di turismo, di pesca o di studio scientifico dell’ambiente è chiaro a tutti che bisogna rivisitare l’offerta e il modo di proporsi all’esterno. E il progetto TRECORALA ha tutte le carte in regola per riuscirvi". Le bellezze naturali, dunque, vanno condivise insegnando la conservazione e il rispetto per la Natura.

Subito dopo Pizzimenti ha ribadito l’importanza economica della pesca in un momento di crisi come quello attuale, insistendo sulla necessità di individuare obiettivi concreti su cui puntare in futuro.
Ma di fatto quali sono le attività previste? Sul fronte turistico si pensa alla realizzazione di pacchetti di turismo alternativi (turismo subacqueo guidato ed ecoconsapevole) e di attività di edutainment, che oltre a valorizzare le coste della nostra Regione potranno condurre all’allungamento della stagione turistica dei comuni rivieraschi aumentando l’offerta al pubblico e dando impulso al turismo ambientale.

Sul fronte scientifico, il progetto si focalizzerà sull’individuazione e la mappatura delle trezze, sulla descrizione naturalistica delle specie ittiche e del loro comportamento biologico intorno alle aree di interesse, estendendo lo studio a tutti i componenti della rete trofica, dai piccoli crostacei, ai granchi, ai pesci appunto, che rappresentano l’ultimo anello di una catena vivente complessa.

"La forza di questo progetto – ha sottolineato Paola Del Negro – è aver creato una partnership tra enti pubblici e di ricerca, ciascuno dei quali porta in campo le sue competenze ed è mosso da un entusiasmo condiviso, come quello che viene, per esempio, dall’Associazione Progetto Trezze. Questa collaborazione è garanzia di serietà scientifica. E’ estremamente importante che il progetto sia transfrontaliero, cioè che veda la collaborazione di 3 Istituti sloveni, perché il mare non ha confini ed è necessario prenderne atto prima possibile".

Non mancheranno le attività didattico-divulgative, dai corsi naturalistici ai manuali, che presenteranno anche la pesca locale, le attrezzature e le imbarcazioni, in sintesi un mondo che dev’essere recuperato prima di andare perduto.
"Indipendentemente dall’ottenimento del finanziamento che abbiamo richiesto per il progetto" ha concluso Del Negro "la partnership continuerà a esistere, proprio perché alla sua base vi è la convinzione che una pianificazione integrata delle risorse ambientali sia l’occasione di sviluppo delle comunità".
Cargnelutti, in conclusione, ha ricordato che i Comuni di Grado e Lignano da soli contribuiscono a più del 50 % delle entrate turistiche per la nostra Regione. Ma un progetto come TRECORALA potrà restituire l’attenzione che meritano anche a zone sottosfruttate.

I PARTNER DI TRECORALA: Comune di Lignano Sabbiadoro (proponente), Comuni di Marano Lagunare e di Grado, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS, Associazione Progetto Trezze, Università di Trieste, ARPA Friuli Venezia Giulia, cooperativa Shoreline, Parco Marino di Miramare, Università di Bologna (CIRSA), ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Chioggia), Centro di Formazione alle arti Marinare e Tecniche Portorose, Istituto Nazionale di Biologia (NIB) - Stazione di Biologia Marina Pirano (Slovenia), Università Nova Gorica.
Ufficio stampa - Istituto di Oceanografia e Geofisica Sperimentale

Trieste, 15 gennaio 2010