Mantenere la propria autonomia, ma superare la dimensione di microimpresa: è la formula del contratto di rete, verso cui si indirizzeranno sempre più agevolazioni statali e regionali, di cui si è discusso il 30 maggio aella Camera di Commercio di Trieste, in occasione della presentazione della guida "Un mare di network. La prima guida dei contratti di rete tra imprese del settore nautico" realizzata da Aries in collaborazione con il Sole 24 Ore.
<La struttura imprenditoriale italiana è fatta di microimprese che non sempre hanno la forza di aggredire i mercati internazionali. L'obiettivo della rete è superare la microdimensione, fare sistema, ma mantenendo la propria individualità, senza le limitazioni di altre forme di aggregazione come nel caso di distretti e consorzi - spiega Antonio Paoletti, presidente della Camera di Commercio di Trieste -. Crediamo fermamente in questa formula, su cui abbiamo iniziato a lavorare con progetti ministeriali e di Unioncamere, e siamo orgogliosi di aver accompagnato e contribuito alla creazione della prima rete nautica locale: Trieste Refitting System, di cui fanno parte cinque imprese impegnate nel refitting di yacht e mega yacht>.
Sono una ventina i contratti di rete tra imprese del settore nautico nati in soli due anni (il primo risale a maggio 2011) a livello nazionale. Un fenomeno che potrebbe ridare slancio a un comparto fortemente penalizzato dalla crisi economica: grazie ai contratti di rete, infatti, si sta diffondendo un nuovo modello di sviluppo. <Oggi il ‘Made in Italy’ della nautica sta affrontando il passaggio delicato dell’apertura ai mercati internazionali con un approccio di ‘sistema’ che punta a valorizzare le competenze - spiega Mariarosaria Marchesano, autrice della guida -. Ma proprio perché i contratti di rete nautici rappresentano un fenomeno recente non è stato semplice ricostruire la loro evoluzione. Non esistono studi e ricerche, atti di convegni o rilevazioni statistiche che possano ancora testimoniare questo percorso in modo strutturato. Il fermento è, però, enorme e nei cantieri di tutt’Italia stanno nascendo esperienze che puntano a connettere tra loro aziende che operano nei diversi segmenti della filiera nautica>.
Nella guida sono state raccolte le testimonianze dirette dei manager di rete, dei consulenti che hanno contribuito alla costituzione dei contratti, dei rappresentanti di associazioni di categoria e dei consorzi di ricerca; sono stati registrati i commenti degli esperti che stanno seguendo l’evoluzione giuridica, fiscale ed economica dei contratti di rete, è stata ricostruita una mappa dei network esistenti dalla loro nascita attraverso le procedure di iscrizione al Registro delle Imprese. Il tutto con l’obiettivo di offrire uno strumento di conoscenza e informazione agli operatori ma anche per cercare di valutare l’impatto sul futuro della nautica italiana che su questo strumento punta per crescere e affrontare un mercato sempre più competitivo e globalizzato. Fra i casi citati anche quello di Trieste Refitting System - TRS: <Abbiamo scelto di metterci in rete perché abbiamo compreso che per la clientela internazionale che vogliamo portare a Trieste è fondamentale avere un interlocutore unico - spiega Marino Quaiat, che con l'Officina Navale Quaiat fa parte della rete -. Ora stiamo lavorando su un tre-alberi a vela di 98metri, cliente con cui eravamo entrati in contatto in passato e che ha scelto di rivolgersi a noi per parte dei lavori. Come rete abbiamo già preso contatti con broker londinesi, che si sono già dimostrati disponibili e interessati a incontrarci, e a metà giugno, invitati da uno studio legale monegasco, saremo a Monaco in qualità di relatori per spiegare come funziona il sistema della rete>.
Numerosi gli strumenti agevolativi a favore delle reti messi in campo a livello nazionale, anche se tuttora in fase di evoluzione e definizione. Parallelamente anche la Regione FVG ha scelto di favorire questa forma di aggregazione: <La legge regionale 4 del 2013 stabilisce incentivi in conto capitale per la realizzazione di progetti da realizzare in rete, di cui possono beneficiare PMI regionali, senza limitazioni di settore o tipologia di attività, dedicati sia a reti già costituite che in fase di costituzione. - spiega Lucio Chiarelli, direzione centrale Attività produttive Regione FVG - E' una norma di legge, ma affinchè diventi operativa l'iter prevede ancora due passaggi>.
Da parte sua la Camera di Commercio di Trieste proseguirà l'attività di assistenza e promozione delle reti d'impresa: <Per favorire lo sviluppo delle reti d'impresa - conclude Paolo Marchese, responsabile Area Internazionalizzazione di Aries - Aries ha in programma seminari di presentazione del funzionamento delle reti, con specifici interventi su alcuni settore target per l’economia provinciale, e l'attivazione di uno Sportello Reti che offrirà informazioni ai gruppi di aziende desiderosi di formalizzare con un contratto di rete la loro volontà di operare congiuntamente, con un consulente disponibile a seguire la fase iniziale>.
Anna Pisano