Varato a Venezia a fine novembre dalla presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto insieme al vicepresidente Mario Dalla Tor e agli assessori ai trasporti Giacomo Grandolfo e all’ambiente Paolo Dalla Vecchia, il "Ca’ Corner", motoscafo a propulsione totalmente elettrica.

L’imbarcazione, di 4,5 tonnellate di stazza, offre un rendimento massimo del motore del 92 per cento dell’energia consumata, quindi molto più elevato di quello di un motore diesel. Minime invece le emissione di CO2. In un anno, con 6 ore di esercizio al giorno per 250 giorni, il motore diesel precedentemente montato sullo scafo, e sostituito per normale usura, avrebbe emesso circa 3.500 kg di CO2. Le emissioni necessarie a produrre la corrente elettrica per il nuovo motore, invece, ammontano a 6 kg di CO2 annui. Il "Ca’ Corner" è capace di una velocità di 7 nodi e di una autonomia di circa 3 ore continuative. "È questa la risposta concreta della Provincia ad un impegno preso in un protocollo con Comune e associazioni di motoscafisti - ricorda Grandolfo - ed è il primo progetto del genere, applicato alla nautica, che vede unico promotore un soggetto pubblico".

Il varo del nuovo motoscafo è avvenuto nell’ambito della cerimonia ufficiale di firma del Protocollo 20.20.20 - Patto dei Sindaci da parte dei Comuni della Provincia di Venezia che hanno aderito al progetto. Il Patto dei Sindaci è un progetto lanciato dalla Direzione Generale dell’Energia della Commissione Europea nel 2008 e volto ad impegnare amministrazioni locali a perseguire l’obiettivo della riduzione del 20 per cento delle emissioni di CO2 entro il 2020. Il Patto è stato sottoscritto finora da 2.767 città europee di cui circa 1.200 italiane, oltre che da 4 Regioni e 43 Province, anche in forza dei 4 miliardi di euro messi a disposizione dal Fondo Generale della Comunità Europea per l’Ambiente di cui 114 milioni a disposizione degli enti locali per l’attuazione del Patto. La Provincia di Venezia vi ha aderito nel settembre 2010, promuovendolo nel proprio territorio. "Il Patto è stato sottoscritto finora da 25 Comuni della Provincia di Venezia dei quali 19 presenti oggi con propri rappresentanti alla cerimonia ufficiale di firma, con l’obiettivo di consegnare alle future generazioni un ambiente più sano - ha sottolineato la presidente Zaccariotto - La barca elettrica che variamo oggi vuole essere uno dei segni tangibili di questo impegno. Ricordo anche la "Casa dell’energia" che stiamo realizzando a Mirano con gli studenti della locale Itis o il coordinamento dei Piani comunali delle acque. Perché la tutela dell’ambiente non può essere divisa in compartimenti stagni, ma riguarda l’urbanistica, la viabilità come i trasporti. L’auspicio è che l’impegno che abbiamo profuso nel nostro bilancio per realizzare questa barca ecologica possa essere imitato da altre amministrazioni e altre imbarcazioni come questa possano presto solcare i canali veneziani”.

I Comuni che hanno aderito al Patto sono Camponogara, Caorle, Ceggia, Cinto Caomaggiore, Dolo, Fossalta di Portogruaro, Gruaro, Mira, Musile di Piave, Noale, Noventa di Piave, Portogruaro, Salzano, San Donà di Piave, San Michele al Tagliamento, San Stino di Livenza, Spinea, Torre di Mosto, Venezia, Vigonovo. La cerimonia si è svolta in collegamento con Bruxelles, formalizzando l’impegno delle amministrazioni comunali di fronte alle istituzioni europee. "Non si può affrontare il tema dell’ambiente solo sotto il profilo dell’emergenza - ha concluso Dalla Vecchia - ma cercare in ogni sede il coordinamento tra enti ai fini della prevenzione, nel caso delle sciagure naturali, e della limitazione del consumo di energia e risorse. I progetti per l’ambiente non hanno colore politico, l’aria, l’acqua o la terra non rispettano i confini dei campanili. Per questo la Provincia può svolgere un ruolo fondamentale di coordinamento".


Fonte: Ufficio stampa - Provincia di Venezia