La Direzione Marittima del Friuli Venezia Giulia nel corso di una conferenza di stampa ha tracciato il bilancio dell’attività di controllo e vigilanza in mare meglio nota come MARE SICURO 2011, che è stata lanciata dalla Guardia Costiera il 20 giugno e proseguirà fino al 11 settembre.

Nel corso dell’operazione, che ha visto impegnati gli uomini ed i mezzi delle Capitanerie di porto su tutto il litorale regionale, sono stati svolti ad oggi 7205 controlli (3296 nella Provincia di Trieste), che hanno riguardato ogni settore di attività che si svolge sul demanio marittimo e nei porti:
- pesca: 286 controlli (144 per Trieste)
- diporto: 2467 controlli (898 per Trieste)
- traffico mercantile: 313 controlli (146 per Trieste)
- ambiente: 1286 controlli (430 per Trieste)
- demanio: 940 controlli (481 per Trieste)
- altre attività: 1913 controlli (1297 Trieste)

Le suddette verifiche hanno portato alla elevazione in tutta la Regione di 135 verbali amministrativi per un totale di 69.500 (sessantanovemilacinquecento) euro di sanzioni. Essi riguardano prevalentemente la violazione di disposizioni dettate dal codice della navigazione (38 contestazioni), ma anche il mancato rispetto delle norme sulla sicurezza della navigazione delle unità da diporto (21 illeciti), e l’inosservanza delle disposizioni sulla commercializzazione del pescato (25 violazioni).

Per la Provincia di Trieste si segnalano in particolare 31 contestazioni per violazione delle disposizioni che regolano le attività in porto, 3 illeciti sull’utilizzo delle spiagge, 5 sanzioni in materia di commercializzazione del pescato. Per illeciti in materia di diporto (navigazione in zona riservata alla balneazione) sono stati elevati 2 verbali amministrativi.

Per quanto concerne le notizie di reato nella Regione, 30 sono stati gli illeciti riscontrati, di cui 9 per abusi su aree demaniali marittime, 5 per reati comuni, 8 in materia di commercializzazione fraudolenta dei prodotti della pesca, 8 in materia ambientale. Nella zona di Trieste 5 sono stati gli illeciti per abusi sul demanio marittimo, riguardanti prevalentemente l’innovazione non autorizzata di aree in concessione, mentre 2 le denunce per inquinamenti riguardanti lo sversamento colposo di idrocarburi in mare e 2 le denunce per inosservanza delle disposizioni sulla gestione dei rifiuti.
Sono state soccorse dai mezzi della Guardia Costiera 41 unità da diporto (di cui 24 per avaria al motore, 4 per avverse condimeteo e 7 per incaglio). A Trieste 11 sono state i natanti soccorsi. Le persone salvate in Regione sono state 98 (27 a Trieste), di cui 83 diportisti (24 a Trieste) e 7 bagnanti (2 a Trieste).

I Regione si è registrato 1 solo decesso per malore in mare.
Relativamente alla navigazione da diporto si rileva che la maggioranza degli interventi sanzionatori hanno riguardato Lignano Sabbiadoro e Grado, mentre relativamente alle acque di Trieste la situazione registrata, per il limitato numero di sanzioni elevate, evidenzia un comportamento dei naviganti tutto sommato corretto.

Durante la conferenza stampa, cui hanno assistito anche diversi rappresentanti di Circoli velici ed Associazioni nautiche, l’Ammiraglio Antonio Basile, Direttore Marittimo del Friuli Venezia Giulia, ha invitato i diportisti a rispettare le norme che regolano il diporto nautico, con particolare riguardo alle disposizioni siulle dotazioni di sicurezza, il numero delle persone trasportabili, la distanza minima dalla costa da tenere a salvaguardia dei bagnanti, la distanza dalle segnalazioni dei subacquei in immersione, nonché i limiti di velocità nella fascia di mare costiera.
Inoltre sono stati ricordati i principali suggerimenti per una navigazione sicura, tra cui il controllo del motore e del livello di carburante dell’imbarcazione, il consulto delle previsioni meteorologiche, senza dimenticare la buona abitudine di avvisare i propri familiari o conoscenti circa la navigazione che si intende effettuare.

Subito dopo la conferenza, nel bacino S. Giorgio antistante la sede della Capitaneria di porto di Trieste i mezzi navali della Guardia Costiera hanno effettuato un’esercitazione per la dimostrazione della manovra per il salvataggio di un naufrago, con l’apertura di una zattera galleggiante e l’uso di boette fumogene.
A seguire la Scuola Italiana Cani di Salvataggio, che collabora con la Guardia Costiera nel servizio di salvataggio alla balneazione, ha offerto una dimostrazione pratica sulle capacità di intervento in mare dei cani di salvataggio, riscuotendo un grande successo di pubblico.
All’evento hanno preso parte diverse Associazioni di volontariato di Trieste che assistono persone diversamente abili, le quali sono state poi condotte a bordo delle unità della Guardia Costiera ed in visita alla Sala Operativa della Capitaneria di porto.


Fonte: Direzione Marittima Capitaneria di Porto di Trieste