Sono circa mille gli operatori in Italia che gestiscono a diverso titolo posti barca per il turismo nautico, e 489 i gestori di posti barca per imbarcazioni e navi da diporto. È il panorama italiano del turismo nautico secondo la ricerca realizzata da Assonautica in collaborazione con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto, Istat, Dipartimento per lo Sviluppo Economico e la Competitività, Assoporti, ed altri Enti e presentata nel corso del convegno "Il turismo nautico: opportunità di sviluppo e nuove professionalità" nell'ambito della manifestazione Big Blu alla Fiera di Roma.

L'accoglienza destinata al diporto nautico - emerge dalla ricerca - è appannaggio di 5 regioni su 15 dove si concentra il 63% degli operatori: Sicilia, Toscana, Puglia, Liguria e Sardegna. Di questi il 24% svolge l'attività prevalentemente nei porti e nei porticcioli ed in misura minore nelle marine, nelle darsene e nei porti canale.

In Italia sono 65.194 i posti barca su un totale di 142.537 utilizzabili per il turismo nautico. E guardando ai luoghi dove si concentrano i turisti nautici, dalla ricerca emerge che il 59% delle infrastrutture nautiche è specializzato nel transito, mentre il 41% sono i porti di sbarco ed imbarco, dove si avvia la crociera nautica. Solo il 42% delle infrastrutture nautiche indicano di possedere spazi dedicati ad imbarco-sbarco dei turisti nautici, mentre il 57% delle società forniscono il servizio di prenotazione on-line.

Delle 480 mila presenze stimate di imbarcazioni in transito il 60% di turisti è italiano e oltre il 30% di stranieri (nel bimestre luglio-agosto). I servizi più richiesti sono acqua (94%), servizi igienici (89%) e servizio meteo (78%) mentre misura minore vengono richieste guide turistiche (23%) e nolo bici o auto (24% e 35%).

Ufficio stampa Big Blu – Roma