"Preoccupazione e forte perplessità". Queste le prime osservazioni di Francesco Nerli, Presidente dell’Associazione dei Porti Italiani, ad una lettura del testo del decreto legge sulle liberalizzazioni varato dal Consiglio dei Ministri venerdì 20 gennaio.

"Pur in mancanza di un testo ufficiale e definitivo - ha dichiarato Francesco Nerli - dobbiamo prendere atto che in nessuna delle diverse bozze che circolano, troviamo risposte alle richieste che varie associazioni del cluster marittimo-portuale hanno presentato al Governo.
Due, in particolare, i punti di criticità che colgo: da un lato la norma in tema di extragettito IVA per le società di progetto per le opere portuali che, al contempo, ignora ruolo e funzioni delle Autorità Portuali, ovvero degli enti che amministrano i maggiori porti marittimi nazionali, e sembra limitare quello strumento di supporto all’infrastrutturazione portuale alle sole procedure già avviate; dall’altro lato, la norma in materia di dragaggi che, ancora una volta, rinvia a successivi decreti attuativi e non fa chiarezza riguardo ai contenuti dei progetti di dragaggio, in sintesi non rispondendo alle esigenze di certezza e celerità degli enti che amministrano i porti, degli operatori e in definitiva alle necessità dell’intero sistema-Paese".


Fonte: Ufficio stampa - Assoporti