Corsia preferenziale per il Made in Italy, attraverso la costituzione all’estero di 10 piattaforme logistiche. Questo il piano annunciato dal Vice Ministro allo Sviluppo Adolfo Urso durante il Forum promosso dal Comitato Leonardo svoltosi il 20 ottobre in Campidoglio a Roma.

Oltre alla piattaforma logistica tra il porto di Genova e quello di Tianjin (Cina) e il corridoio tra Genova, Livorno e Tangeri (Marocco), sarà coinvolto anche il porto di Ravenna per la realizzazione di un corridoio commerciale con l’interporto di Aktau in Kazakistan. "Questa è la strada migliore per far penetrare i nostri prodotti verso quelle aree del mondo che crescono di più. È su queste rotte commerciali, soprattutto verso il Sud Est del mondo che si muoverà il made in Italy nei prossimi anni" ha spiegato Urso.

Per il Vice Ministro infine “questo sarà l'anno del recupero dell'export. Potremmo chiudere l'anno - ha aggiunto - con una crescita del 12 per cento, grazie all'impetuosa crescita soprattutto in Cina, e recuperando cosi i due terzi di quanto perso lo scorso anno”.
Al Forum è intervenuto anche Umberto Vattani, presidente dell'Ice e vice Presidente dell'Italy-Japan Business Group e Presidente della Fondazione Italia-Giappone, presentando la XXI assemblea dell'Italy-Japan Business Group, che inizierà il 28 ottobre. Vattani ha affermato che “l'Ice contribuisce al rafforzamento della cooperazione industriale tra i due Paesi, non solo nei settori tradizionali della moda, abbigliamento, dell'agroalimentare, ma anche in quelli più avanzati della meccanica, dell'alta tecnologia e dell'energia.

Con la sua presenza consolidata in Giappone - ha sottolineato Vattani - l'Ice garantisce rapporti continuativi con le Associazioni di imprese e gli enti giapponesi, con la prestigiosa Waseda University di Tokyo, e in particolare con il Jetro, il nostro omologo giapponese. Un approccio integrale al mercato nipponico - ha concluso Vattani - che investe su ricerca e innovazione quale volano strategico della crescita economica”.