Via libera della Regione Friuli Venezia Giulia all'intesa sulla sdemanializzazione del Porto Vecchio di Trieste.
Su proposta della presidente Debora Serracchiani, assieme all'assessore alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro, la Giunta regionale nella sua ultima riunione ha "preso atto" infatti dei contenuti di due documenti essenziali messi a punto negli ultimi mesi (il Verbale di individuazione della Dividente Demaniale e il Verbale di Accordo con l'Autorità Portuale e con il Comune di Trieste), premessa per sottoscrivere l'intesa con le parti interessate.
"Questa decisione - ha sottolineato la presidente Serracchiani - conferma come le istituzioni si siano impegnate in modo condiviso per accelerare tutti i passaggi tecnici in modo da far partire il progetto di recupero del Porto Vecchio, un progetto atteso da tempo e strategico per Trieste e per il Friuli Venezia Giulia. La città potrà così riappropriarsi di un'importante area storica, che diventerà un volano per il rilancio economico ma anche culturale di Trieste".
Per quanto riguarda i due documenti esaminati dalla Giunta, il Verbale riguardante la Dividente Demaniale, basato su una planimetria del Porto Vecchio, definisce il nuovo confine tra le aree e i relativi immobili che vengono trasferiti al patrimonio disponibile del Comune di Trieste e quelle che restano invece al Demanio marittimo, e quindi in gestione all'Autorità Portuale di Trieste.
L'altro documento, il Verbale di Accordo, contiene gli obblighi di tutte le parti coinvolte. Per la Regione, si prevede che vengano definite d'intesa con Autorità Portuale e Comune le modalità operative per il rispetto del vincolo di destinazione connesso all'utilizzo dei fondi comunitari per la realizzazione di iniziative quali il Progetto SEC (controllo degli accessi al Porto), fibra ottica e Polo museale.
 
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia