"Non vedo nel progetto Unicredit per l'Adriatico un pericolo per Genova ma, semmai, un'opportunità da approfondire per lo sviluppo, l'importante è che la politica dia regole uguali per tutti". È il commento del presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo, alla vigilia della presentazione, da parte di Unicredit, del progetto per la maxi-piattaforma di Trieste, che a regime movimenterà 5 milioni di teu (unità di misura dei container).

"Credo che Unicredit stia dando un contributo molto importante e positivo perchè mette al centro della discussione del mondo economico, finanziario e politico la portualità, tema che troppo spesso è abbandonato. Quello che a noi interessa - prosegue Merlo - è avere regole uguali e quindi capire se quello che si pensa per Trieste e Monfalcone non è una norma speciale ma, in previsione dei grandi progetti che Genova ha per il futuro, dal Porto d'Africa al nuovo Piano Regolatore, possa rappresentare un'opportunità, noi siamo aperti ai contributi".

Il presidente del primo porto del Mediterraneo ricorda che "Genova, fino al 2020, grazie alle opere che stiamo realizzando e che saranno completate nei prossimi anni, consoliderà la sua leadership a livello italiano ma, per mantenerla oltre quella data il porto ha bisogno di risorse, che nel pubblico non ci sono. Mi auguro che Unicredit possa studiare proposte di sviluppo e presentare un progetto anche per Genova, del resto la storia e il dna dell'istituto sono proprie di questa città".