L'Autorità Portuale di Trieste costituisce la Fondazione "Istituto di Cultura Marittimo Portuale di Trieste" con la finalità di valorizzare e promuovere la fruizione dei numerosi beni demaniali marittimi e di fornire formazione professionale nel settore marittimo portuale.
La costituzione della Fondazione, dotata di autonomia scientifica, finanziaria e contabile e provvista di personale tecnico, rientra nel Piano Operativo Triennale elaborato dall’Autorità Portuale di Trieste e risponde a quanto stabilito dal Decreto Legislativo 22 del gennaio 2004 (Codice dei beni culturali e del Paesaggio) oltre che dalla Legge 84/94 e dalle successive modifiche e integrazioni. Il Presidente dell'Autorità Portuale, Claudio Boniciolli, sottoscriverà l'atto di costituzione della Fondazione e nominerà il Consiglio di Amministrazione, composto da tre membri.
L'Istituto di Cultura Marittimo Portuale provvederà, pertanto, alla verifica dell'interesse culturale, oltre che alla conservazione e catalogazione, dell'importante patrimonio costituito dai beni conservati nel Museo del Porto, degli archivi storici (foto e cinematografici), della Biblioteca e dell’oggettistica e delle apparecchiature storiche presenti nei locali del Porto di Trieste.
La Fondazione avrà inoltre il compito di promuovere la loro valorizzazione e la fuizione anche attraverso attività imprenditoriali che possano incrementare e favorire la visibilità del patrimonio culturale del Porto.
Le strutture dell’antica Centrale Idrodinamica, del Magazzino 26 e della Sottostazione Elettrica, già riconosciuti internazionalmente come pregevoli esempi di archeologia industriale, saranno lo sfondo di un’esposizione permanente di strumenti e oggetti che hanno segnato la storia del Porto di Trieste. A completare l’ampia collezione anche il noto sottomarino della Marina Militare Italiana Carlo Fecia di Cossato che sara’ ristrutturato e reso fruibile al pubblico che potrà visitarlo assieme al museo delle arti e dei mestieri portuali. Altri storici manufatti e impianti potranno essere collocati nell’ambito del Porto Vecchio nei pressi delle ristrutturate Centrale Idrodinamica e Sottostazione Elettrica.
“Il grande passato del Porto di Trieste è la base migliore per il suo presente e per il suo futuro - commenta il Presidente dell’Autorità Portuale di Trieste, Claudio Boniciolli. - Dobbiamo quindi salvarne non solo gli oggetti, ma anche e soprattutto i mestieri che, ieri come oggi e anche domani, saranno utili per lavorare in Porto con efficienza e soprattutto in sicurezza”.
“L’Istituto di Cultura Marittimo Portuale di Trieste avrà proprio l’obiettivo di tutelare e promuovere siti e testimonianze dall’alto valore storico - continua Boniciolli -. Ad esempio, la Centrale Idrodinamica che produceva l’energia necessaria per muovere gli apparati portuali che è ancora oggi, effettuati alcuni interventi di manutenzione, perfettamente efficiente. E’ la chiara dimostrazione, anche a fine didattico per tutti i livelli, da quello dell’ operatore allo studente universitario, della genialità e della capacità tecnica di coloro che hanno contribuito al fare di Trieste un porto all’ avanguardia, non sono in Italia, ma anche in Europa. La Centrale ha già suscitato l’interesse della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Trieste e di grandi industrie, quali la Wartsila, oggi operante a Trieste”.
La Fondazione gestirà, infine, il Centro di Formazione fornendo formazione professionale continua interna ed esterna al Porto (ad esempio tramite percorsi per la tutela della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro, la salvaguardia dell’ ambiente, l’approfondimento di lingue straniere…), ma anche individuando i fabbisogni formativi e monitorando le attività svolte. Il Centro concorrerà all’ assegnazione di finanziamenti locali e nazionali, oltre che europei, con la finalità di sviluppare percorsi condivisi con le imprese portuali per conseguire riconoscimenti di “ professionalità portuali”. Il Centro di Formazione coopererà, inoltre, con istituti scolastici, enti di formazione, università e centri di ricerca e procederà all’iter di accreditamento presso la Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia in modo da soddisfare i requisiti per ottenere la certificazione di qualità.

Autorità Portuale di Trieste

Trieste, 29 luglio 2009