Green Logistics Expo, primo Salone italiano sulla logistica integrata riunirà - dal 7 al 9 marzo alla Fiera di Padova - i principali attori dell’intermodalità, della logistica industriale del real estate, ma anche dell’e-commerce e della city logistics, due settori la cui importanza è cresciuta enormemente negli ultimi anni. Hanno assicurato la loro partecipazione i principali porti e interporti italiani e numerose imprese della logistica e dell’intermodalità.
Green Logistics Expo sarà anche un momento di confronto sulle politiche e sui trend del settore che vedrà la partecipazione di autorità nazionali ed europee, associazioni, università e con la presenza, tra gli altri, di nomi quali Renato Mazzoncini, Ad del Gruppo FSI,  Zeno D’Agostino, Presidente di Assoporti e Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Thomas Baumgartner, Presidente di Anita, Matteo Gasparato, Presidente di UIR, ma anche dei coordinatori dei Corridoi Europei della DG Move dell’Unione Europea e di numerosi altri esperti e tecnici del settore.

Zeno D’Agostino propone una riflessione partendo da un tema, quello dell’e-commerce solo apparentemente lontano dalle tematiche portuali. “Certamente quello del commercio elettronico è un fenomeno importante, che sta cambiando l’assetto complessivo di tutto il sistema. Però probabilmente quello che è lo sconvolgimento più significativo, è che questo tipo di rivoluzione non viene portata avanti dagli attori tradizionali, ma è in corso una concentrazione che sta creando degli assetti e degli oligopoli importanti da parte di soggetti che gestiscono le piattaforme di commercio elettronico. Le Compagnie di Navigazione ci sembravano insostituibili perché gestivano il traffico container sui mari e investimenti milionari a livello globale. Qui invece si parla di soggetti che fanno decine di miliardi di dollari di utili all’anno e possono organizzarsi tranquillamente la loro flotta. C’è un riassetto di questi poteri e comunque in generale c’è poco da fare: il processo di consolidamento è irreversibile e porterà la logistica, a livello globale, ad essere in mano a sempre meno soggetti”.

“Quando questi soggetti chiedono un servizio, non è pensabile che noi mettiamo a disposizione solo quantità, dobbiamo offrire loro anche qualità. In parole povere, vuol dire che non bastano piazzali su cui scaricare i container, nel caso dei porti, e così deve ragionare ogni attore della catena. E’ una cosa che l’Italia può fare bene mettendo in rete porti e interporti che sono presenti quasi dappertutto, ma – e qui tocco un aspetto fondamentale – ci deve essere un interlocutore unico, perché dall’altra parte c’è un interlocutore solo”.

Secondo D’Agostino è il Pubblico l’unico soggetto che ha la possibilità di offrire risposte credibili al mercato. E Green Logistics Expo è un momento in cui il confronto tra Pubblico e Privato può essere proficuo: “C’è la necessità di un appuntamento di questo genere – ragiona il Presidente di Assoporti – dentro una fiera ci deve essere pluralità degli attori, ma è chiaro che il Pubblico assume un ruolo fondamentale. Perché il Privato è il soggetto giusto quando devi confrontarti con certe dimensioni, ma quando i soggetti sono colossi globali è chiaro che devi avere il Pubblico che fa da connettore con tutta una serie di soggetti che sono sul territorio. La dimensione oggi, perché io possa approcciare colossi di queste dimensioni, la può dare solo un soggetto che abbia una governance di sistema e questo può essere solo il Pubblico”.