Autamarocchi, azienda triestina tra le eccellenze dell’autotrasporto, è presente agli Stati Generali della Logistica del Nord Est, i cui lavori sono in corso all’Arsenale di Venezia, con l’obiettivo di delineare lo stato dell’arte delle infrastrutture e dei servizi offerti dalle imprese del Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia.

“Le prospettive del comparto” è il tema della tavola rotonda alla quale partecipa il Direttore Generale di Autamarocchi, Ervino Harej, che nel suo intervento si sofferma sulle scelte vincenti che hanno consentito all’azienda, nei suoi trentuno anni di storia, di interpretare il mercato e, spinta da una incessante voglia di crescere, di organizzarsi nel modo migliore per diventare protagonista in Italia e in Europa.
Con oltre 720 trattori stradali, un migliaio di dipendenti diretti, Autamarocchi è una grande azienda italiana, presente in tutti i principali porti nazionali – il trasporto container è il suo core business – e con una capacità di offerta globale, rivolta alle compagnie di navigazione, agli spedizionieri e alle grandi multinazionali. Come nel passato anche per il futuro – afferma Harej – l’elevata informatizzazione e l’internazionalizzazione sono le scelte vincenti. Grazie al completo controllo dei processi (dalla traffic control room di Trieste), essenziale sia per un’ottimizzazione dei costi che per la qualità del servizio, e all’espansione a livello europeo, attraverso le società controllate, Autamarocchi è presente in Austria, Ungheria, Slovenia e Croazia (a breve anche in Germania).

Proprio il modello e la qualità del servizio Autamarocchi è stato al centro anche di una tavola rotonda (“Modelli di riferimento ed eccellenze”), durante il Convegno annuale di Cernobbio, svoltosi a inizio ottobre alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano del Rio e del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, organizzato dallo Studio Ambrosetti. In tale prestigiosa sede – ricorda il Direttore Generale Harej – abbiamo posto l’attenzione su alcuni temi caldi dell’autotrasporto, evidenziando come Autamarocchi non applica le pratiche scorrette derivanti dall’utilizzo di autisti irregolari, in distacco o sommistrazione, bensì utilizza esclusivamente dipendenti diretti. Impiega personale ad alta specializzazione che impegna l’azienda in una massiccia attività formativa e nell’uso di tecnologie molto avanzate per il controllo dei processi e dei mezzi. Per il nostro mercato – conclude Ervino Harej, evidenziando anche gli aspetti normativi, burocratici e fiscali del settore - l’autista è un soggetto fondamentale per la qualità del servizio e della sicurezza: perché oggi, pilotare un mezzo ipertecnologico com’è un camion Euro 6 di ultima generazione, oppure un NP alimentato a metano criogenico, richiede la professionalità dell’autista e il supporto di un team qualificato.