Si respira aria nuova tra le due autorità di sistema: tra quella dell’Adriatico settentrionale (Venezia) e quella dell’Adriatico Orientale (Trieste), inizia - nel rispetto dei singoli ruoli - un percorso comune: progetti e realizzazioni che dovrebbero compiersi in una logica di concertazione e di condivisione inquadrate nella medesima visione sistemica, quella di “range” dal quale non può essere escluso il mondo imprenditoriale, cioè quello che gestisce navi e produce traffici.

Il cluster dell’Alto Adriatico con i porti principali di Trieste e Venezia, uniti al sistema degli interporti, rappresenta un sistema logistico dalle enorme potenzialità per il posizionamento strategico nell’ambito delle reti Ten-T e per la vicinanza alle aree produttive nazionali ed europee. Se da una parte è comprensibile che ciò implichi qualche difficoltà, è necessario vagliarne le opportunità e definirne le conseguenti strategie per poter partecipare alla competizione logistica globale.

Oltre al container è la logica strategica che sta portando avanti il porto di Trieste – spiega Zeno D’Agostino, presidente dell'Autorità di Sistema dell'Adriatico Orientale - Lo scalo giuliano ha una caratteristica tutta sua, che è quella di essere un gateway ferroviario continentale. Un dato molto importante è che Trieste, come Venezia, ha la possibilità di fare treni con la sagoma PC80, e quindi treni con semirimorchi. Non a caso due terzi dei  nostri treni, quelli intermodali, sono legati ai semirimorchi turchi,  e un terzo ai container. Se questa logica del gateway continentale ha una sua naturale vocazione per il settore dei semirimorchi, non possiamo pensare che sia solo il container il traino delle attività dello scalo giuliano.

Tema vastissimo dunque  - conclude il presidente dell'International Propeller Club Port of  Venice Massimo Bernardo, organizzatore del meeting "EURADRIA: OLTRE IL CONTAINER’ – che mi auguro rappresenti solo il primo step di un più lungo comune percorso che veda insieme con le Autorità di Sistema dei  porti di Venezia e Trieste operatori ed enti preposti allo sviluppo e alla governance del nostro sistema trasporti stico. Solo così potremo portare il “range” adriatico in Europa.