Il traffico in luglio è cresciuto di circa il 1% rispetto a luglio 2014, che pure era stato un mese eccellente.
Molto positivo il dato sui container (+28%), la cui crescita – se confermata nei prossimi mesi – porterebbe al record della storia dello scalo ravennate nonostante il dosso in avamporto e l’endemico problema dei fondali.
Eccellente il dato dei prodotti metallurgici (+13,7%) e quello dei materiali da costruzione (+8,5%) ed in particolare delle materie prime per ceramiche (+11,9%).
In calo le derrate alimentari (-25,5%) e le rinfuse liquide (-12,6%), tra le quali spiccano ancora una volta negativamente i prodotti petroliferi.
Per quanto riguarda i trailer e più in generale il traffico RO-RO, a fronte del calo – peraltro previsto per la mancata ripartenza a pieno regime della linea per la Grecia – del 17,5%, va segnalato un complessivo aumento sulle linee per il Sud Italia (Ravenna – Brindisi: +8,8%; Ravenna – Catania stabile), mentre la perdita è tutta concentrata sulla linea per la Grecia, che è ripartita solo all’inizio di agosto per effetto della nuova linea Venezia – Ravenna – Igoumenitza – Patrasso annunciata dal Gruppo Grimaldi. Nel frattempo, il terminal T&C, interamente di proprietà di Autorità Portuale di Ravenna, ha realizzato ulteriori 160 stalli per TIR.
L’analisi dei dati relativi ai primi 7 mesi 2015 mostra un progressivo recupero della perdita di traffico registrata nei primi mesi dell’anno per effetto delle ottime performance negli ultimi 3 mesi.
Dall’esame, infine, del foreland marittimo del porto emerge che, i Paesi che hanno fatto registrare le principali variazioni positive in termini assoluti sono Cina, Iran, Turchia e Ucraina (1.219 mila tonnellate in più); mentre i Paesi con cui gli scambi sono calati in maniera più significativa sono stati Grecia, USA, Italia, Argentina e Germania (complessivamente 1.072 mila tonnellate in meno).

Fonte: Ufficio stampa Porto Ravenna