L’Accordo di Programma per la Riconversione e Riqualificazione Industriale dell’Area di Crisi Industriale Complessa di Porto Marghera è stato siglato oggi a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico alla presenza di Regione Veneto, Autorità Portuale e Comune di Venezia: destina circa 153 milioni di euro per la creazione e la rivitalizzazione di infrastrutture materiali e immateriali che daranno vita nei prossimi 3 anni alla nuova Porto Marghera.

“Oggi è stato sancito, finalmente e concretamente, il percorso per la creazione della Porto Marghera di domani. Un Accordo esalta quell’unicum che, da sempre, ha fatto la fortuna di quest’area: il porto per l’industria e l’industria per il porto. Siamo di fronte, per la prima volta, ad un impegno che non si limita a trattare di bonifiche e crisi aziendali, ma punta ad un insieme coordinato di interventi infrastrutturali capace di creare condizioni operative per il supporto e lo sviluppo di quelle già insediate e per l'insediamento di nuove attività. Il futuro di Porto Marghera si fonda dunque su tre pilastri che ne consentiranno crescita e sviluppo: l’attrazione di attività porto-centriche ovvero quelle che sappiano sfruttare al meglio la vicinanza al mare e le grandi potenzialità logistico-infrastrutturali, la ritrovata accessibilità grazie ai lavori di escavo dei canali, delle banchine esistenti e il ripristino dei tracciati ferroviari ed, infine, la realizzazione del porto offshore che consentirà di mantenere elevati livelli di efficienza portuale a beneficio delle imprese e dell’economia del Nordest, ma anche dell’Italia e dell’Europa”, ha dichiarato Paolo Costa Presidente dell’Autorità Portuale di Venezia.
 
Il complesso degli interventi previsti dall’Accordo migliorerà sensibilmente la qualità del sito di porto Marghera, potenziando le caratteristiche del porto (unico dei tre elementi di competitività di cui può godere porto Marghera) e gettando le basi - oggi - per la creazione del sistema manifatturiero/logistico di Porto Marghera di domani, capace quindi di:
-          sfruttare le competenze e qualità delle lavorazioni made in Italy nella trasformazione di prodotti provenienti e destinati a/da paesi molto lontani tra loro;
-          concentrare nella stessa area una vasta gamma di produzioni “quasi manifatturiere” che riguardano le attività logistiche a maggior valore aggiunto (merci semi-lavorate o prodotti finiti) che in porto subirebbero alcune ultime fasi di lavorazione prima di essere immessi sul mercato retail.
-          rivitalizzare il comparto della chimica e del settore energetico, creando a Marghera un polo di eccellenza nel settore della nuova chimica “verde e sostenibile”. Lo sviluppo di un sistema che gestisca e organizzi la “logistica della chimica” garantendo tutti i requisiti di sicurezza ed efficienza, è una soluzione per mettere a sistema e sfruttare l’enorme know-how sviluppato in decenni di insediamenti produttivi, garantendo un utilizzo di aree già perlomeno parzialmente attrezzate.
 
L’Autorità Portuale si occuperà della realizzazione di una serie di interventi (69.5 milioni di euro) che riguardano principalmente la realizzazione e modifica delle banchine, l’implementazione di piazzali e interventi per la viabilità. Attraverso queste opere, si otterrà un miglioramento della capacità del porto e una maggior efficienza dell’operatività dei terminal industriali e portuali.

I lavori alla sponda sud del canale Ovest, in corrispondenza del terminal Montesyndial, costituiscono un primo tassello di intervento onshore del progetto di sviluppo del porto di Venezia offshore-onshore che, completato in ogni sua parte e già sottoposto con esito positivo a valutazioni tecniche e ambientali e da parte degli enti gli interessati alla conferenza di servizi conclusasi il 25 novembre u.s., è pronto per essere sottoposto alla valutazione del CIPE per l'approvazione finale.
 
I lavori sulle banchine della sponda ovest del canale Ovest, in corrispondenza dei terminal GMI e Cereal Docks sono finalizzati all’ampliamento delle banchine di terminal che operano nel settore agroindustriale, cercando in questo modo di dare il massimo sostegno e le migliori condizioni operative allo sviluppo di un settore di eccellenza per il porto di Venezia e che potrebbe ulteriormente svilupparsi.
 

FONTE: Ufficio stampa Autorità Portuale di Venezia