Sono ufficiali i nomi delle aziende e dei privati ai quali l’Autorità portuale di Ravenna intende espropriare le aree necessarie per ospitare il materiale di escavo dei fondali in base a quanto previsto dal Progettone.

Complessivamente sono in fase di esproprio circa 220 ettari di terreno collocati soprattutto a destra e a sinistra della Classicana (compresa la zona della Vitalaccia) e all’inizio di via Romea, dove sorgono le Bassette. Le aree saranno espropriate con il criterio della pubblica utilità. Il Progettone è un’opera definita strategica, insieme all’adeguamento delle banchine operative esistenti e alla realizzazione del nuovo terminal container in penisola Trattaroli come previsto dal piano regolatore portuale del 2007.

Da oggi scattano sessanta giorni, entro i quali i proprietari di aree e coloro che ritengono di subire un danno “dall’atto che comporta la dichiarazione di pubblica utilità”, possono presentare osservazione inviando una raccomandata all’Autorità portuale.

I prezzi delle varie aree proposti ai proprietari per gli espropri sono stati definiti da un perito. Il presidente dell’Autorità portuale, Galliano Di Marco, ha sostenuto anche recentemente – in risposta ad una nota polemica del Comitato Vitalaccia Dura – che a Sapir e Cmc è stato proposto un prezzo per l’esproprio più basso di quanto pagato dalle due società all’atto dell’acquisto.
Naturalmente stiamo parlando di ‘proposte’ e non di prezzi definitivi, perché anche i privati sottoposti a questa procedura potrebbero rilanciare, fino ad arrivare a fissare un prezzo congruo.

Il Progettone, lo strumento urbanistico che ha pianificato l’escavo dei fondali, prevede di asportare circa 6 milioni di metri cubi di materiale, in parte destinato a finire in mare come accaduto per la sabbia tolta all’imboccatura del porto e in parte da collocare sulle aree espropriate.
Tutto il progetto di escavo – con le draghe che dovrebbero cominciare a scavare dalla prossima estate – comporterà una spesa di circa 200 milioni di euro, cifra alla quale togliere i (per ora) 40 milioni di euro stanziati per gli espropri.

Ecco l’elenco di aziende e privati nei confronti dei quali è stata avviata la procedura espropriativa: Sapir, Valda Ceretti e Giampaolo Rosetti, Comune di Ravenna, Ferrero Fragorzi e Anna Maria Laghi, Siderurgica Modenese, Franco Fragorzi, Fosco Fragorzi, Stefano Savoia, Antonella Rustignoli, Augusta Gordini, Bianca Ancarani-Germano Minelli-Marzia Papalini-Guerriero Zanetti, Centro Servizi San Vitale, Cmc, Luigia Lina Rava e Gigetto Tribulini, Dionisa Dalla Vecchia-Ferrero Fragorzi-Fosco Fragorzi-Franco Fragorzi-Anna Maria Laghi-Rosetta Miccoli, Martina Casadio-Luciano Fuschini-Maria Luisa Fuschini, Cooperativa agricola braccianti, Andreina Andreozzi-Pietro Barrotta Roberto Barrotta-Elisa Basile- Mafalda Bincaniello-Paolo Foglia- Anita Guardigli-Manuela Guardigli-Giovanna Maiellaro-Salvatore Mirabile-Sergio Papi-Andrea Pasciucco-Gino Pasciucco-Massimo Pasciucco-Filippo Pesci-Domenico Pucci-Giuseppe Salsano-Enrico Taccoli-Mario Zalambani, Paolo Foglia e Elisa Basile, Filippo Pesci e Enrico Taccoli, Mario Zalambani, Andreina Andreozzi e Domenico Pucci, Mafalda Biancaniello e Giuseppe Salsano, Sergio Pai, Giovanna Maiellaro -Andrea Pasciucco, Gino Pasciucco-Massimo Pasciucco, Salvatore Mirabile, Anita Guardigli e Manuela Guardigli, Filomena Monica Porzio, Gilberto e Mauro Cavallucci, Maria Guarini, Giugno Società Agricola, Angelo Venturini, Bassette Due-Francesca e Nicola Arnone, Agricola Fosso Fagiolo, Stepra, Alessandro Amenta-Michela Amenta-Grazia Amenta, Domenico Patuelli-Lucia Patuelli-Teresa Patuelli-Tomaso Patuelli, Angelo Masini-Luigi Masini-Maria Masini-Nicolò Masini, Interporto srl, Immobiliare Maer, Beatrice Fernè-Filippo Fernè, Tancredi Fern, Mpm srl, Pasquale Angiolina, Logipark.

Fonte: Porto Ravenna News