Nuovi collegamenti intermodali per lo sviluppo dei traffici di container e di rinfuse solide; soluzioni di interscambio telematico di dati e documenti tra Porto, Dogana e catena logistica: due i progetti al via che coinvolgono l'Autorità Portuale di Ravenna e altri soggetti istituzionali.
Attivare collegamenti intermodali tra lo scalo di Ravenna e l'interposto di Parma è l'obiettivo di un accordo firmato recentemente tra l'Autorità Portuale, l'interposto Cepim e la Regione Emilia Romagna per incentivare i traffici di container e rinfuse solide tra l'area padana, il Nord Adriatico, il Mediterraneo e l'Estremo Oriente. Nell'ambito di tale progetto, la Regione ha approvato un finanziamento di 1,5 milioni di Euro per completare anche l'elettrificazione della linea ferroviaria tra Castelguelfo e l'interposto.
L'altra notizia che riguarda lo scalo ravennate è l'approvazione del Progetto "Port of Ravenna Fast Corridor", proposto dall'Autorità Portuale in partnership con l'Agenzia delle Dogane, UirNet, Terminal Container Ravenna, HUB Telematica e Scuola Europea di Alti Studi Tributari dell'Università di Bologna. Il progetto – del valore di 900.000 Euro, finanziato al 50% dall'Unione Europea – è finalizzato alla sperimentazione di una soluzione di interscambio telematico di dati e documenti fra Porto, Dogana e catena logistica (autotrasporto, ferrovia, interporti) basata sull'utilizzo di varchi portuali automatizzati e di tecnologie innovative per il tracciamento delle merci dal porto di partenza alla destinazione finale.