Secondo alcune testate online, che hanno ripreso "fonti vicine al ministero dei Trasporti", nel Decreto Legge Sblocca Italia sarebbero introdotte alcune anticipazioni della riforma portuale, tra cui il dimezzamento delle Autorità Portuali.
In particolare, prenderà forma la riduzione delle Autorità Portuali italiane, che passeranno da 24 a 15, tante quanti sono i core port europei, più Civitavecchia.
 Secondo le notizie online gli accorpamenti saranno i seguenti: Genova-Savona, La Spezia-Marina di Carrara, Livorno-Piombino, Napoli-Salerno, Gioia Tauro, Cagliari-Olbia-Porto Torres, Palermo-Trapani, Augusta-Catania-Messina, Taranto, Bari-Brindisi, Ancona, Ravenna, Trieste-Monfalcone e Venezia-Chioggia, Civitavecchia-Fiumicino-Gaeta.

I futuri distretti logistici portuali che emergeranno dal decreto Sblocca Italia - elaborato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti  Maurizio Lupi insieme a Debora Serracchiani (su incarico del PD) - potranno, a loro volta, essere oggetto di future fusioni e/o aggregazioni dettate da ragioni di convenienza e opportunità.

L'attuale procedura di nomina dei presidenti delle Autorità Portuali, contenuta nella disciplina della legge 84/94, verrà abbandonata a favore di un meccanismo differente: sarà il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti a "Selezionare, individuare e nominare il presidente tra soggetti aventi esperienze amministrative o istituzionali o professionali pertinenti e compatibili con gli indirizzi e le competenze dei distretti logistici, sentito il parere dei presidenti delle regioni interessate".