L'attività svolta dal Propeller Club di Trieste, nel primo anno di presidenza di Fabrizio Zerbini, è stata presentata nel corso dell'assemblea annuale, durante la quale è stato approvato il bilancio e sono state rinnovate alcune cariche.Fra i tanti aspetti positivi, Zerbini ha ricordato gli importanti obiettivi raggiunti, come la crescita del numero dei soci (96 rispetto agli 82 del periodo 2012/2013) , l’ottima collaborazione con gli altri club italiani e il livello degli incontri conviviali, organizzati per approfondire varie tematiche riguardanti l'economia del mare e la portualità, “dando un impulso propositivo – ha detto il presidente – alla nascita e alla crescita di diverse iniziative: fra le tematiche più interessanti, quella sul gigantismo navale e alle sue molteplici ricadute (economico-finanziarie, tecnico-gestionali, infrastrutturali, assicurative). Grande partecipazione – ha ricordato Zerbini – è stata registrata dagli eventi sulle problematiche ferroviarie, per quanto riguarda sia l’intermodalità (nave, rotaia, gomma) che gli aspetti legali e assicurativi collegati all’autotrasporto. Un importante contributo all’attività del Club è giunto anche dagli incontri organizzati fuori Trieste, come ad esempio quello a Milano di presentazione del Porto di Trieste e delle opportunità che potrebbe offrire ai traffici collegati all’Expo 2015.

Forte dei risultati raggiunti ­­– anche a livello di visibilità sui media e di miglioramento delle relazioni istituzionali – il presidente Fabrizio Zerbini ha confermato l’intenzione a proseguire sulla stessa strada, implementando le sinergie con altri Club e con le altre realtà dell'associazionismo (come già avvenuto con il Lions e la Junior Chambre). Dopo tre anni di sospensione – ha concluso Zerbini – è stato infine nuovamente assegnato "Il Propeller d'Oro", consegnato per il 2013 a Pierluigi Maneschi, distintosi per le sue attività a favore di Trieste.