Le opportunità della piattaforma di Novi Sad protagoniste, questa mattina, della tappa triestina del roadshow di presentazione del progetto Cor. Log. (Corridoio logistico in Vojvodina) che dopo Roma e Ancona, è giunto a Trieste per poi proseguire verso Milano, Modena, Firenze ed Udine. A illustrare le opportunità di investimento nella provincia di Novi Sad contenute nel progetto promosso da Aries- Camera di Commercio di Trieste con altri partner camerali italiani è stato Alessandro Giolai, consulente di progetto di Aries, Olivera Kovacevic, di Vip (Azienda per gli investimenti in Vojvodina) e Srdjan Egic, direttore della zona franca di Novi Sad.

La Serbia ha un’economia che è considerata da tutti la più importante nell’area dei Balcani. Con i suoi 8 milioni di abitanti e una diffusa infrastruttura industriale, lo stato serbo rappresenta un interlocutore fondamentale per il nostro Paese e per le aziende italiane un’estensione della piattaforma produttiva che consente loro di ampliare e diversificare la propria offerta proiettandosi sui mercati globali. <Avviare parte della propria attività in Serbia, senza delocalizzare, significa poter beneficiare degli accordi di libero scambio di cui gode questo Paese e approcciare in maniera più competitiva mercati come quello russo e degli stati ex CSI- ricorda Antonio Paoletti, presidente della Camera di Commercio di Trieste - Non a caso la Serbia è stata costantemente individuata negli ultimi anni come Paese prioritario nell’ambito di missioni nazionali di sistema promosse da Unioncamere e da parte della Camera di Commercio di Trieste in particolare>.

L’Italia svolge un ruolo primario in qualità di primo investitore straniero e di terzo partner commerciale della Serbia. Sono circa 500 le aziende italiane presenti in Serbia, per un giro d’affari di circa 2,5 Miliardi di euro (su un PIL di circa 33 Miliardi). <La collaborazione Italia-Serbia e in particolare Serbia-Friuli Venezia Giulia è lunga e proficua - nota il console generale di Serbia a Trieste Zoran Durisić - ma può essere potenziata ulteriormente.

Ecco perché è importante far conoscere alle imprese come potrebbero beneficiarne>.
A presentare agli imprenditori intervenuti le caratteristiche e le potenzialità della Vojvodina e della piattaforma logistica di Novi Sad è stata Oliveira Kovacevic che ha evidenziato la posizione strategica all'incrocio di più corridoi logistici paneuropei, le caratteristiche degli accordi di libero scambio, i regimi favorevoli di tassazione e gli specifici vantaggi per settori quali l'agroalimentare, la metalmeccanica, l'industria automotive e quella elettronica/ICT.


A sottolineare, invece, i vantaggi della zona franca di Novi Sad, il suo direttore e Srdjan Egic: <Nella nostra zona franca sono operative già 70 imprese, sia piccole che società con giro d'affari da 4 miliardi. Ci sono anche imprese italiane che stanno traendo vantaggio dalla possibilità di assemblare o avviare parte della propria produzione da noi, per poi esportarla senza dazi verso la Russia>.