La presidente della Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha illustrato al Consiglio regionale il proprio programma di governo.
Un Programma che per dare un futuro al Friuli Venezia Giulia come Regione autonoma a statuto speciale deve ”imboccare con decisione la strada del cambiamento”.

La presidente ha quindi delineato la situazione internazionale ed europea, sottolineando anche la “problematica del sistema portuale dell'Alto Adriatico che deve essere adeguato alle sfide del tempo, collegato ai grandi corridoi europei. E gelosie e diffidenze fra i porti devono essere eliminati intanto nella Regione, creando un sistema portuale unico e coordinato, che valorizzi il ruolo internazionale di Trieste e dia piena operatività ai porti di  Monfalcone  e di  San Giorgio di Nogaro”.

“La concorrenza fra i porti- continua- è sana e non va negata ma dobbiamo avere la consapevolezza delle nostre dimensioni e quindi della necessità di specializzare l'offerta dei vari scali. Questa è un'opera che non può prescindere dalle relazioni con i Paesi che si affacciano sull'Adriatico né dai rapporti paritari che dobbiamo intrattenere con le altre Regioni italiane, prima fra tutte il Veneto, ma anche l'Emilia Romagna”.

“Per diventare veramente la porta d'Europa verso il sud del Mediterraneo e il sud est asiatico bisogna potenziare l'offerta: cercheremo di farlo assieme agli sloveni, ch soffrono una crisi pesantissima, ai croati che a luglio entreranno in UE, agli austriaci, ai bavaresi e al Centro Europa che possono vedere nella nostra Regione un sistema portuale alternativo a quello nordeuropeo”.

“Per far partire questo sistema - prosegue la presidente- dobbiamo risolvere i problemi di collegament fra le diverse modalità di trasporto. Il potenziamento ferroviario non è più rinviabile e nella visione delle infrastrutture regionali è integrato il corridoio Baltico- Adriatico, che rientra nelle priorità europee e per il quale non dobbiamo mai smettere di sollecitare il Governo. Va invece preso atto che il corrioio V ha preso le sue caratteristiche iniziali si è evoluto nell'ipotesi di un quadruplicamento della linea ferroviaria esistente che, con l'eliminazione dei colli di bottiglia, può venire incontro alle esigenze di trasporto veloce e di sostenibilità ambientale e finanziaria”.

Debora Seracchiani conclude l'intervento sul porto sostenendo che “nel più breve tempo possibile deve essere risolto il problema dell'accesso ai punti turistici e industriali e dell'intera navigabilità della laguna di Grado e di Marano, questioni non più rinviabili sia per il comparto della pesca che per quello turistico. Sono questioni di notevole rilevanza economica anche perché dotate di un rilevante indotto che oggi appare gravemente colpito”.

Anna Pisano