Il punto sulla 'Logistica ferroviaria nella Regione Friuli Venezia Giulia, quale leva per una crescita sostenibile' è stato fatto a Udine, nella sede della Camera di Commercio, con il contributo di esperti e dei rappresentanti dei gestori del sistema trasportistico ferroviario privato.
Si è trattato di un convegno affollato e partecipato che, come ha evidenziato l'assessore regionale a Infrastrutture, Mobilità, Pianificazione territoriale e Lavori pubblici Riccardo Riccardi, intervenuto a concludere i lavori portando il saluto del presidente della Regione Renzo Tondo, ha consentito di ribadire l'impegno dell'Amministrazione per l'ottimizzazione delle infrastrutture logistiche e l'attenzione verso l'integrazione tra i trasporti su gomma, quelli su rotaia, e via mare.

Il convegno ha consentito anche di mettere in luce le prospettive e le potenzialità di crescita del Friuli Venezia Giulia che si possono intravvedere in una rete dei trasporti efficiente e ed efficace. Riccardi ha innanzitutto messo in risalto i risultati ottenuti dalla Giunta Tondo anche nel contesto del trasporto ferroviario. Ha poi ringraziato la Giunta regionale per avere approvato ingenti stanziamenti finalizzati al miglioramento del parco rotabile per il trasporto passeggeri (TPL- TRasporto Pubblico Locale). Un sistema di trasporto che sconta, come quello riservato alle merci, i problemi derivanti dal monopolio nazionale nelle ferrovie. Un monopolio nel quale il Friuli Venezia Giulia si è inserito, dando spazio ai concessionari privati. L'assessore ha poi parlato del rischio di marginalizzazione del territorio regionale conseguente alla sua posizione geografica, che lo colloca a uno dei confini estremi del Paese.

Nel contempo però, la stessa collocazione geografica del Friuli Venezia Giulia lo rende interessante sotto il profilo del trasporto delle merci su rotaia, e dell'intermodalità tra il sistema portuale regionale e la rete dei trasporti via terra. Una delle sfide per lo sviluppo della nostra realtà, per Riccardi consiste infatti nel migliorare i tempi di spostamento delle merci attraverso il nostro territorio, e quelli di consegna delle stesse sul nostro territorio. Perché attorno a questi elementi si giocano i livelli di competitività del tessuto economico-produttivo del Friuli Venezia Giulia. Come ha ricordato l'assessore Riccardi, in Italia il trasporto delle merci si è sviluppato su gomma in conseguenza di scelte legate all'industrializzazione del Paese. Mentre la rete ferroviaria, che è adeguata a sopportare traffici più elevati rispetto a quelli attuali, è sottoutilizzata, nel Paese così come nel Friuli Venezia Giulia. Il Friuli Venezia Giulia, come ha richiamato Riccardi, è attraversato dal progetto del corridoio Adriatico-Baltico grazie a scelte maturate nel periodo post terremoto e a finanziamenti messi a disposizione anche dalla Ue. Ed ecco un'interessante opportunità di sviluppo per la Regione.

Secondo l'assessore occorre far divenire il sistema portuale del Friuli Venezia Giulia parte integrante del sistema adriatico, rivolto verso il centro Europa e l'area balcanica. Ma per arrivare a questo risultato occorre che le realtà contermini non ostacolino le reti logistiche che il Friuli Venezia Giulia intende costituire per raccordarsi con il sistema portuale adriatico che è omogeneo. La sfida di questo sviluppo infatti, per Riccardi, si vince a terra ottimizzando il sistema dei trasporti e quello ferroviario esistente. Sono sufficienti pochi ma significativi interventi. In altri Paesi, le reti logistiche si sono sviluppate in maniera differente, e al momento più efficace, grazie ad una cultura dei trasporti diversa dalla nostra, che sconta sempre la condizione di monopolio delle ferrovie. Riccardi si è poi augurato che il disegno di legge sulla portualità sia approvato al più presto dal Consiglio regionale, affinché siano poste le condizioni per il suo sviluppo, e si è dichiarato ottimista rispetto alla razionalizzazione del sistema dei trasporti nel Friuli Venezia Giulia, alla luce dei reali progressi che la Regione ha conquistato negli ultimi quattro anni.

Prima di Riccardi, nel corso dei lavori moderati da Marco Belviso, il presidente della Camera di Commercio di Udine Giovanni Da Pozzo aveva a sua volta messo in risalto le opportunità di sviluppo economico per il Friuli Venezia Giulia, insite nelle potenzialità logistiche del territorio. Mentre Paolo Sartor, esperto in logistica, aveva evidenziato che, secondo la Banca Mondiale, in tale settore, se l'Italia si trova al 22° posto rispetto ai 27 Paesi europei considerati, le cose vanno molto meglio nel Friuli Venezia Giulia, dove la Regione vi ha investito attraverso la politica industriale. Mentre le esperienze maturate nel settore privato dei trasporti su rotaia sono state illustrate dagli amministratori delegati di FUC-Ferrovie Udine Cividale, Corrado Lenarduzzi, Inter-Rail, Tullio Bratta, e InRail, Guido Porta. Sono infine intervenuti alcuni giovani ferrovieri, che hanno trovato occupazione proprio grazie agli interventi della Regione sul sistema dei trasporti ferroviari.


Fonte: Ufficio stampa - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia