C'è piena conferma, da parte dell'Unione europea, sull'inserimento della prosecuzione del Corridoio Baltico-Adriatico verso il Friuli Venezia Giulia e da qui verso Veneto ed Emilia-Romagna. Passerà infatti via Stiria e Carinzia, e quindi attraverso l'asse ferroviario della Pontebbana ("già a disposizione dell'Europa", è stato sottolineato oggi a Bruxelles) il cosiddetto TEN 23 che, sin qui previsto dal mar Baltico a Vienna, verrà prolungato al sistema portuale adriatico, agli scali di Trieste e Monfalcone, Venezia e Ravenna.

"Sarà questa, in direzione Sud, la direttrice principale del Baltico-Adriatico", hanno osservato l'assessore alla Viabilità e Trasporti del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi e l'europarlamentare veneto Antonio Cancian, che oggi nella capitale Ue hanno incontrato il capo Unità per le Reti TEN-T (Trans European Network - Transports) della direzione comunitaria Trasporti, l'olandese Herald Ruijters, e Guenther Ettl, tra i principali collaboratori del coordinatore europeo Laurens Brinkhorst. Il prossimo 19 ottobre la Commissione europea presenterà ufficialmente le decisioni Ue sulla nuova programmazione Ue 2014-2020 delle reti transeuropee di trasporto (che saranno quindi inviate al Parlamento europeo) e "non c'è dubbio", ha indicato Ruijters, che l'asse principale a Sud del Corridoio Baltico-Adriatico passerà per il Friuli Venezia Giulia.

"Senza ovviamente escludere nessun'altra diramazione", ha comunque sottolineato l'assessore Riccardi, ricordando l'interesse del Governo sloveno per una diramazione da Graz, in Stiria, verso Maribor e Lubiana, peraltro prevista dalla programmazione delle autorità di Bruxelles per un asse Nord-Sud che attraversi tutta l'area balcanica sino alla Grecia. "Da parte della Ue - ha rilevato oggi Riccardi - abbiamo avuto ampie assicurazioni sulla strategicità di un Baltico-Adriatico indirizzato ai porti italiani dell'Alto Adriatico. Ed abbiamo rimarcato, ancora una volta, che l'intero sistema portuale dell'Adriatico settentrionale, che comprende e comprenderà scali italiani, della Slovenia (Capodistria) e, a breve, della Croazia (Fiume) sarà globalmente competitivo solo con la realizzazione del PP 23, che 'taglia' il Nord-Est italiano, l'Austria (con Carinzia e Stiria in primis), Slovacchia, Cechia e Polonia". Ruijters ed Ettl hanno inoltre rimarcato il fatto che il Friuli Venezia Giulia risulta oggi una delle poche aree Ue ad essere interessate da due grandi direttrici ferroviarie d'interesse europeo.

Sempre nella capitale belga, nella giornata odierna, l'assessore Riccardi ha voluto incontrare i rappresentanti a Bruxelles di tutte le altre Regioni, dei cinque Paesi, coinvolte nel Corridoio Baltico-Adriatico, per sviluppare soprattutto dopo il 19 ottobre (quando l' "incartamento" passerà al Parlamento europeo) una forte e costante azione di "coinvolgimento" degli europarlamentari sul futuro percorso del Baltico-Adriatico. In questo contesto, le 14 Regioni firmatarie della Dichiarazione dell'ottobre 2009, di sostegno all'estensione Sud del PP 23, promuoveranno il prossimo 6 dicembre a Bruxelles un incontro ufficiale al Parlamento europeo per illustrare l'importanza e la valenza di quest'asse ferroviario "dei due Mari".


Fonte: Ufficio stampa - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia