Aumentare la capacità attrattiva dei porti italiani per favorire il loro sviluppo e quindi la crescita del Pil. Lo ha affermato il Sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino a Trieste, in occasione della presentazione del nuovo Piano nazionale della logistica 2011-2020, illustrando in particolare gli effetti possibili sul territorio del Friuli Venezia Giulia. Un aumento ­- ha affermato Giachino - di almeno mezzo punto del Pil nei prossimi dieci anni, necessario al Paese per raggiungere l’obiettivo del 2% di crescita.

Sebbene la realizzazione delle grandi infrastrutture sia fondamentale - ha detto il Sottosegretario, citando in particolare il Corridoio 5 e la TAV - abbiamo anche la necessità di cambiare la nostra organizzazione logistica. I nostri porti, come noto, possono essere competitivi rispetto a quelli nordeuropei ma purtroppo oggi ci troviamo messi fuori gioco un po’ perché non abbiamo le infrastrutture un po’ perché dobbiamo migliorare l’efficienza logistica, a volte con azioni a costo zero. Questo lavoro di riorganizzazione va fatto subito perché il Paese, e questo territorio, non può aspettare gli anni necessari alla realizzazione delle grandi infrastrutture. E il nuovo Piano nazionale della logistica - secondo il Sottosegretario ai Trasporti - si propone proprio di far questo.

Entrando nel dettaglio del sistema infrastrutturale e logistico del Friuli Venezia Giulia, Antonello Fontanili, Direttore di Uniontrasorti, ha illustrato i punti di forza (e di debolezza), le opportunità (e le minacce) individuate da Uniontrasporti in un’analisi SWOT. Fra i punti di forza, oltre alla posizione geografica gli alti indici di dotazione infrastrutturale nel complesso della regione (!) e la possibilità di utilizzare tutte le tipologie di trasporto (stradale, ferroviario, aereo, intermodale, marittimo. Mentre tra le debolezze, Fontanili ha individuato la rete stradale sottodimensionata rispetto alle esigenze del territorio e i collegamenti insufficienti dell’aeroporto di Ronchi con le singole province. Parlando di opportunità, l’allargamento dell’UE, il completamento delle opera legate ai grandi assi di trasporto europei, nonché la promozione di un sistema per la messa in rete delle infrastrutture di nodo e lineari della regione. Tra le minacce, oltre all’allungamento dei tempi di ammodernamento anche la crescente concorrenzialità da parte di altre aree geografiche limitrofe sia italiane che estere.


Federica Zar


Il nuovo Piano Nazionale della Logistica 2011-2020


Presentato in Camera di Commercio alla presenza del sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Bartolomeo Giachino "Il nuovo Piano Nazionale della Logistica 2011-2020", approvato dalla Consulta per l'autotrasporto e per la logistica ed il suo Comitato Scientifico dopo un'ampia consultazione del settore, quale strumento per operare i cambiamenti delle politiche di trasporto e logistica necessari e indicare le linee strategiche che si dovranno affrontare nel breve e medio periodo per aumentare la competitività e la crescita del nostro Paese. Il convegno è stato un'occasione privilegiata per conoscere il nuovo Piano Nazionale della Logistica ed il suo impatto sul sistema produttivo ed infrastrutturale del Friuli-Venezia Giulia, nonché come sede di confronto e di partecipazione attiva ai programmi attuativi delle linee strategiche individuate nel Piano.

Scarica l'intervento del Presidente della Camera di Commercio di Trieste Antonio Paoletti

Scarica la presentazione "Il SISTEMA INFRASTRUTTURALE E LOGISTICO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA - Criticità e potenzialità per una maggiore competitività delle imprese e del territorio" di Uniontrasporti

Scarica il documento "Aspetti economici e infrastrutturali del territorio del Friuli Venezia Giulia" a cura del cap. Maurizio Salce, presidente dell’Agenzia del Mare