Dopo anni di stallo la vicenda legata all'esigenza di eseguire lavori di approfondimento del canale di accesso al porto di Monfalcone è avviata ad una soluzione positiva. Lo ha annunciato l'assessore della Regione FVG alle Infrastrutture Riccardo Riccardi, nel corso di un affollato incontro nella sede dell'Azienda speciale per il Porto di Monfalcone cui hanno preso parte amministratori locali (tra essi i sindaci di Monfalcone Pizzolitto, di Gorizia Romoli, il presidente della Provincia di Gorizia Gherghetta e il consigliere regionale Marin), operatori, autorità marittime e portuali, rappresentanti delle organizzazioni sindacali.

La realizzazione dei lavori di escavo del canale, condizione necessaria per consentire l'attracco di navi con elevato pescaggio e quindi la massima operatività dello scalo, è possibile - ha spiegato l'assessore Riccardi - in quanto la Regione ha acquisito la competenza su questo tipo di intervento con la legge finanziaria per il 2011, ora esecutiva, cui è seguita, nel corso dell'ultima riunione della Giunta regionale, l'approvazione di una delibera che mette a disposizione dell'Azienda speciale per il Porto di Monfalcone risorse complessive per 8,5 milioni di euro, tra residui di precedenti finanziamenti e nuovi impegni di spesa. ''Abbiamo rimosso tutti gli ostacoli, creando le norme, mettendo a disposizione gli strumenti operativi e destinando le risorse necessarie'', ha detto Riccardi, invitando il sistema locale a fare il progetto (prima quello preliminare poi quello definitivo), a compiere i passaggi autorizzativi, ad individuare dove riporre il materiale escavato e quindi ad iniziare i lavori.

Per quanto riguarda la tempistica, Riccardi ha indicato la metà del prossimo anno per l'avvio dei lavori che dovrebbero concludersi entro dodici mesi, in tempo per evitare possibili ripercussioni sui traffici come paventato, in particolare, sia dagli operatori che dai sindacati. L'incontro è stato occasione per parlare, oltre che del piano regolatore dello scalo (che ha subìto uno stop da parte del ministero dell'Ambiente e quindi va rivisto, senza ripartire da zero), anche della proposta Unicredit per il superporto Monfalcone-Trieste e del progetto per la linea ferroviaria ad alta capacità-alta velocità che interessa la nostra regione.

Per quanto riguarda il superporto, Riccardi ha sostenuto di non credere che le attuali difficoltà nascano da problemi di competitività o conflittualità a livello internazionale, ma che la questione sia tutta interna al nostro Paese. Invitando alla coesione su questo aspetto del 'sistema regione', per saper rivendicare una funzione di un Alto Adriatico da non dividere a metà, ha auspicato l'approvazione dell'atto di intesa con il Governo, sottolineando che in ogni caso non vede segnali negativi su questa prospettiva. Per quanto concerne la TAV, l'assessore ha evidenziato come la Regione stia procedendo in maniera diligente e rispettosa delle comunità locali per la definizione del progetto dell'opera, sulla cui necessità ''mi pare - ha affermato - vi sia la condivisione di tutte le istituzioni''. Lo sforzo, quindi, consiste nel realizzare il miglior progetto possibile. Nel frattempo, dal momento che da qui alla realizzazione della TAV il percorso sarà inevitabilmente lungo e articolato, si tratta di saper valorizzare la rete esistente.


Fonte: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia