ISTANBUL - Nel panorama degli scambi intra-mediterranei, l’Alto Adriatico promuove lo sviluppo delle relazioni economiche commerciali tra la sponda sud del mediterraneo e l’Europa Centrale supportando e promuovendo la realizzazione di infrastrutture e servizi di trasporto adeguati ai volumi di traffico generabili.

La Turchia, con Istanbul in particolare, sono quindi il primo paese nel quale il Porto di Venezia, grazie alla collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Turchia e il Ministero agli Affari marittimi turco e l’ufficio Ice di Istanbul, ha deciso di presentare il nuovo terminal dedicato alle Autostrade del Mare e al traffico ro-pax (traghetti merci e passeggeri) attraverso il convegno "Il Gateway di Venezia per le Autostrade del Mediterraneo. Un modello vincente di cooperazione italo-turca".

La Turchia infatti, domina il mercato dei traghetti nel Medio Oriente grazie a tassi di crescita economica importanti (+8,9% nei primi nove mesi del 2010).
Il Sottosegretario agli Affari Marittimi Hasan Naibo?lu ha infatti sottolineato come "L'89% dell’import-export della Turchia viaggia via mare e la competitività del trasporto turco si fonda sulla capacità di integrare la catena logistica ad esempio unendo le modalità nave e camion. Guardiamo con interesse alle piattaforme logistiche dedicate ai traffici ro-ro (traghetti merci) come quella presentata dallo scalo veneziano perché rappresentano esattamente ciò che serve. Gli operatori turchi cercano risposte infrastrutturali alle esigenze di trasporto da e per Italia".

L’Ambasciatore Italiano in Turchia Gianpaolo Scarante ha poi continuato dichiarando: "L'intensità dei flussi commerciali tra i due paesi - che hanno oramai recuperato il deficit causato dalla crisi internazionale - si fa sempre più sostenuta. Anche nel settore dei trasporti marittimi, come in quello industriale, è ora essenziale sostenere e promuovere iniziative di partenariato tra Italia e Turchia volte, da un lato, a sfruttare le opportunità offerte dai rispettivi mercati e, dall'altro, a esplorare congiuntamente le potenzialità dei mercati terzi come ad esempio quelli del Medio Oriente e il Caucaso".

L’incontro, aperto a tutti gli operatori logistici e ai porti della Turchia, è stata l’occasione per presentare i risultati raggiunti dal Porto di Venezia, sia sotto il profilo infrastrutturale sia sotto il profilo dell’efficienza, e proporre l’attivazione di nuovi servizi marittimi che colleghino la Turchia al Centro Europa attraverso lo scalo veneziano e grazie alla realizzazione del nuovo terminal delle Autostrade del Mare a Fusina (operativo dalla fine del 2013).

Il Presidente della Camera di Commercio Marittima – ente con autorità su tutti i porti turchi - Metin Kalkavan ha concluso sottolineando che "L'Adriatico e' di fatto la strada che la Turchia percorre per accedere all'Europa e se Venezia mette a nostra disposizione un’infrastruttura, una porta d'accesso, dedicata ai ro-ro gli operatori turchi ne saranno il primo cliente. Venezia infatti non rappresenterà per noi solo un punto di arrivo per il turismo ma diventerà il porto specializzato per tutte le merci che questo nuovo terminal – e gli altri terminal specializzati - saranno in grado di ricevere".

Infine, dall’ufficio del Sottosegretario arriva la proposta per la costituzione di un gruppo di lavoro tra l’Italia e i rappresentanti dei principali porti turchi. La collaborazione vedrà coinvolti inoltre la Camera di Commercio Marittima della Turchia e gli operatori privati sia Italiani che turchi, affinché si possa dar vita allo lo sviluppo di progetti congiunti in campo marittimo e intermodale, unendo l'expertise dei due paesi.

La Turchia in cifre

La Turchia, posizionata lungo l’antica Via della Seta, rappresenta oggi più che mai un mercato di sbocco per tutti i prodotto del Made in Italy e un interessante mercato di importazione. Il paese, infatti, ha in previsione 9.5 miliardi di dollari di privatizzazioni che riguardano i trasporti marittimi, gli aeroporti, l’energia e altri settori chiave dello sviluppo. A questo c’è da aggiungere percentuali di crescita economica tra le più rapide in Europa con un tasso che si assesta attorno al 6% e una popolazione di potenziali consumatori di circa 72 milioni di persone con redditi in aumento che la posiziona al decimo posto tra le economie mondiali entro il 2050. Forte di un mercato interno in espansione sostenuto da incentivi all’economia e all’impresa e dal suo essere "ponte" tra Oriente e Occidente, la Turchia si candida a ricoprire quel ruolo strategico nella mappa dei trasporti marittimi Europei. Primo partner commerciale della Turchia è la Germania con un interscambio (primo semestre 2010) pari a 12,7 miliardi di dollari (19,34%), al secondo posto la Russia seguita dalla Cina e dall’Italia, con un saldo attivo per circa 1,4 miliardi e un interscambio che ha raggiunto gli 8 miliardi di dollari (+34,78%) suddiviso in esportazioni verso la Turchia per 4,7 miliardi di dollari (+43%) ed importazioni per 3,3 miliardi di dollari (+24%).
Venezia, storicamente collegata con questo paese, desidera riscoprire oggi quella cooperazione che ha reso grande la Repubblica di Venezia.

Fonte: Ufficio stampa - Autorità Portuale di Venezia