Approvato dal Governo del Friuli Venezia Giulia a fine dicembre il Piano regionale delle infrastrutture di trasporto, della mobilità delle merci e della logistica, "la prossima grande sfida in materia di gestione urbanistica resta il nuovo Piano regionale generale del Territorio, sul quale speriamo di poter mettere un primo punto fermo entro la fine della corrente legislatura".

Lo ha sottolineato oggi ad Udine l'assessore regionale a Infrastrutture, pianificazione e lavori pubblici Riccardo Riccardi, che è intervenuto al convegno di conclusione della prima fase triennale del PRIN (Progetto di rilevante interesse nazionale) dedicato alle interrelazioni tra grandi opere e territorio attraversato.

Con Sebastiano Cacciaguerra, responsabile della ricerca nel capoluogo friulano, Roberto Busi, dell'Università di Brescia e coordinatore nazionale, ed Enzo Spagna, presidente regionale dell'Istituto nazionale di Urbanistica, l'assessore Riccardi ha ricordato che il Friuli Venezia Giulia si trova a dover gestire il suo territorio con "strumenti ormai datati", che risalgono al 1978 (il primo Piano urbanistico regionale) ed al 1979 (il Piano regionale dei Porti).

Di fronte all'esigenza di adeguare al contesto attuale queste strategie territoriali, ha osservato Riccardi, "occorre accelerazione e coraggio", indispensabili per legare sviluppo, competitività del sistema e nuove infrastrutture di trasporto.
Infrastrutture che probabilmente rappresentano e possono testimoniare una quarta grande fase di vita del Friuli Venezia Giulia dopo la specialità costitutiva della Regione, il terremoto e la successiva grande opera di ricostruzione, la proiezione verso il Centro-Est Europa in qulche modo "dettato" dalla legge sulle aree di confine del 1991.

Ora, ha aggiunto l'assessore, "si recupera quella prospettiva verso i nuovi partner Ue proprio attraverso i grandi collegamenti ferroviari transnazionali, quello Ovest-Est verso Ungheria ed Ucraina e quello Sud-Nord di attraversamento delle Alpi "via Tarvisio", per rendere attuale e competitivo il sistema portuale regionale e di tutto l'Alto Adriatico, "la 'carta' che dobbiamo giocare per il futuro della nostra regione".

Fonte: Ufficio Stampa - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia