Alla conferenza italo-balcanica "DAll’Adriatico al Danubio" sono stati presentati i dati del dossier tecnico/economico finanziato dal Governo italiano con fondi Fas nell'ambito del “Progetto pilota Mezzogiorno-Balcani” condotto da Italferr (gruppo FS) con l'Institut Cip (la società di ingegneria delle Ferrovie serbe) riguardo l’ammodernamento del collegamento ferroviario tra la capitale serba Belgrado e la città montenegrina di Bar.

La linea Belgrado - Bar è parte del più ampio corridoio Bari - Belgrado - Timisoara, che collega direttamente i porti italiani del Sud Adriatico con l'Europa Sud Orientale.

La tratta Belgrado-Bar, 290 chilometri in Serbia e 165 in Montenegro, è soggetta a diverse limitazioni e difficoltà circolatorie dovute sia alla scarsa manutenzione conseguente agli eventi bellici che hanno interessato i Paesi balcanici sia alle caratteristiche morfologiche del territorio.
Lo studio di fattibilità ha previsto l'implementazione delle tecnologie di sicurezza, il ripristino a 100 km/h della velocità di tracciato (attualmente di 40 km/h) e la valorizzazione delle opere d'arte di ingegneria ferroviaria presenti sul territorio tra i quali il viadotto sul fiume Mala Rijekaha stimando un investimento complessivo di 340 milioni di euro.

Oltre 15 miliardi di euro sono invece programmati per nuove opere di sviluppo nel settore dei trasporti dei due Paesi, come hanno illustrato alla Conferenza i ministri di Serbia e Montenegro, prevedendo di destinare 5 miliardi per il sistema ferroviario, 9 per quello stradale, 400 milioni per il settore fluviale e 200 per il sistema aeroportuale.

Attenzione particolare sarà riservata agli interventi ferroviari e stradali sull'asse Salisburgo - Belgrado - Salonicco (Corridoio X) e al potenziamento della navigabilità del Danubio (Corridoio VII).
Alla Conferenza hanno preso parte Milutin Mrkonjic, Ministro delle Infrastrutture della Serbia, Adrija Lompar, Ministro dei Trasporti, Affari Marittimi e Telecomunicazioni del Montenegro, Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari Regionali, e Mauro Moretti, Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato. Oltre ai rappresentanti del mondo istituzionale, imprenditoriale e bancario italiano.