Durante il Regional Seapower Symposium tra le Marine del Mar Mediterraneo e del Mar Nero, giunto all'ottava edizione all’Arsenale di Venezia, a bordo della nave scuola 'Amerigo Vespucci' i delegati di 25 Paesi hanno sottoscritto un accordo per l’integrazione tra i sistemi V-Rmtc (Virtual Regional Maritime Trafic Center), già attivi tra i ventiquattro Paesi del “Mediterraneo allargato”, e il sistema T-Rmn (Trans Regional Maritime Network), con il quale la Marina italiana scambia informazioni con Brasile, Singapore ed India. Questo permetterà ai Paesi aderenti di verificare in tempo reale la situazione dei traffici in tutte le aree sorvegliate e garantire così un intervento più rapido in caso di necessità.

"L'esigenza di creare canali di comunicazione e scambi di informazioni tra i diversi bacini, deriva dal fatto che le ottomila navi mercantili che navigano ogni giorno nel Mediterraneo spesso partono da molto più lontano" ha specificato il Capo di Stato maggiore della Marina, Bruno Branciforte.

Tra i vantaggi del sistema, che si basa su risorse già esistenti grazie a una federazione di sistemi regionali, anche la possibilità di agglomerare le singole centrali operative il cosiddetto 'networking', che permette.

Presenti alla firma, le delegazioni dei 23 Paesi del sistema W-Rmtc più quelle di Singapore e Brasile, mentre è attesa a breve la firma dell'India, in attesa dell'approvazione governativa e della relativa delega di firma al Ministro. L’accordo ha inoltre suscitato l’interesse di Russia, Cina, Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Messico e Irlanda.

"L'Italia - ha sottolineato il sottosegretario alla Difesa, Giuseppe Cossiga - ha lanciato l'idea, a cui gli altri, con i loro sistemi basati sul già esistente, possono federarsi, e funge da traino per coinvolgere altri Paesi. Perché il pianeta Terra è il pianeta mare, con il 90% di merci che viaggia sull'acqua, e, da soli, non si può certo fare tutto".