Dopo il crollo del -32% registrato nel 2009, il cargo merci per ferrovia si avvia a chiudere il 2010 con un ulteriore sensibile calo, il che dimostra che non di crisi congiunturale si trattava, ma di una vera a propria exit strategy messa in atto da F.S. per uscire da questa modalità, viceversa essenziale per il sistema logistico nazionale.

I dati consolidati dei primi 3 trimestri del 2010 smentiscono purtroppo le stime di ripresa del traffico rilevate all’inizio dell’anno dal Centro Studi Confetra e rendono verosimile un calo in ragione d’anno stimabile intorno al -6%.

Il fatto più grave, secondo Confetra-Confederazione Generale Italiana dei trasporti e della Logistica, è che questa non è una ritirata pilotata a livello politico per posizionare il cargo ferroviario su assetti più razionali aperti ai nuovi operatori, ma un collasso aziendale che rischia di travolgere le preziose risorse pubbliche e private impegnate nella ferrovia.

Il decreto sul ferrobonus (contributi per gli utilizzatori del cargo), è stato un’ottima iniziativa, dice la Confetra, ma senza un Piano Nazionale del Sistema Ferroviario Italiano la crisi diventerà presto irreversibile.