Il Friuli Venezia Giulia ed il Land austriaco della Stiria hanno evidenziato oggi a Graz - ai deputati della Commissione Trasporti del Parlamento europeo - la stretta sinergia e la comune volontà delle due Regioni per veder concretizzato l'inserimento del ''Corridoio Baltico-Adriatico'' nella programmazione Ue dei grandi progetti di trasporto ferroviario europeo.

L'assessore regionale alla Viabilità e Trasporti del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi ed il presidente della Stiria Franz Voves hanno infatti segnalato agli europarlamentari della Commissione Trasporti (da oggi e sino a venerdì prossimo in visita alle infrastrutture ferroviarie di Austria, Slovenia e Croazia) che il Corridoio Baltico-Adriatico, pienamente supportato anche dalla Carinzia, ha ricordato Riccardi, rappresenterebbe non solo un asse strategico di connessione tra gli scali polacchi del Baltico ed i porti di Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna ma anche la possibilità di sviluppare nuove collaborazioni economiche lungo questo nuovo asse di trasporto ''su rotaia'' Nord-Sud.

Una direttrice, ha quindi spiegato l'assessore Riccardi al presidente della Commissione Ue dei Trasporti, l'inglese Brian Simpson, che potrebbe fruire nella sua porzione meridionale dei traffici ferroviari generati ed alimentati dai ''nodi logistici'' di Villaco (Carinzia), del Nord-Est italiano e di Bologna, segnalando come la ferrovia ''Pontebbana'', costruita con fondi europei e standard tecnici elevatissimi, ''potrebbe già essere la sezione importante del Baltico-Adriatico verso Sud, senza bisogno di alcun investimento''.

Riccardi ha inoltre ricordato che l'asse FS Baltico-Adriatico dalla Polonia all'Italia, attraverso Repubblica Ceca, Slovacchia ed Austria, fu oggetto di una ''lettera ufficiale d'intenti'' siglata già quattro anni fa tra i ministri dei Trasporti italiano, austriaco, ceco, polacco e slovacco (successivamente ''ribadita'', lo scorso giugno, in occasione del vertice Ue di Saragozza sulle reti europee), mentre proprio un anno fa a Bruxelles fu sottoscritta una Risoluzione politica dai presidenti di 19 Regioni europee dei cinque Paesi coinvolti nel tracciato, alla presenza del vicepresidente dell'Unione europea Antonio Tajani.
Riteniamo, ha avuto modo di sottolineare l'assessore Riccardi agli europarlamentari, che l'asse Baltico-Adriatico disponga di tutte le motivazioni necessarie per diventare una direttrice di trasporto fondamentale per la nuova Europa, non in concorrenza con altri progetti prioritari ma in sinergia con essi.

La proposta di inserimento nelle reti TEN (Trans European Network) della connessione ''su ferro'' tra il Baltico ed il mar Adriatico elaborata da Italia, Polonia, Austria, Slovacchia e Repubblica Ceca intende prolungare verso Sud il Progetto prioritario Ue 23 (porti polacchi di Gdansk e Gdynia-Varsavia-Brno/Bratislava-Vienna), già ''autorizzato'' dalle autorità di Bruxelles, legando la capitale austriaca a Graz, Klagenfurt, Villaco, Udine, Trieste/Venezia (con una diramazione verso Capodistria) e Bologna/Ravenna.


Ufficio Stampa - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia