L’Autorità Portuale di Trieste conferma il proprio interesse verso gli obiettivi indicati dall’Unicredit riguardanti il polo logistico di Trieste e Monfalcone, che ieri hanno ottenuto un consenso preliminare dai rappresentanti di alcuni Ministeri.

L’apporto di capitale privato, come ribadito in varie sedi dall’Autorità Portuale stessa, è senza alcun dubbio una risorsa fondamentale per lo sviluppo del sistema portuale pubblico e, di conseguenza, dell’economia del Paese.

In nome di questo, però, non si possono stravolgere o, peggio ancora, prevaricare le normative vigenti che già indicano chiaramente la strada da seguire. È imprescindibile che qualsiasi progetto privato si muova nell’alveo stabilito dallo Stato e dagli Enti pubblici deputati per legge al governo dei nodi portuali.

Non potrebbe essere altrimenti, anche perché i progetti privati dipendono da massicci interventi pubblici, sia finanziari che strutturali. Per questo, l’Autorità portuale non può non associarsi alle richieste di misure legislative e di investimenti infrastrutturali necessari per lo sviluppo del sistema portuale triestino, italiano e dell’Alto Adriatico, investimenti che sono richiesti da anni attraverso tutti i canali istituzionali.

Come gli stessi Ministeri, infine, anche l’Autorità Portuale resta in attesa del piano dettagliato di investimenti e interventi previsti da Unicredit e si rende nuovamente disponibile a mettere a disposizione, di Unicredit come di altri investitori privati interessati italiani, europei e di altri paesi, le proprie competenze e le proprie esperienze per far sì che il piano che verrà realizzato sia il migliore possibile per lo sviluppo del tessuto economico del territorio.

Ufficio stampa - Autorità Portuale di Trieste