Il Cluster sulle Infrastrutture e sui Trasporti promosso da varie Università italiane con Ferrovie dello Stato, Aeroporti di Roma, Autostrade per l’Italia ed i Porti di Genova, Venezia e Trieste promuove una riflessione sulla riforma della legislazione portuale e sulle norme in materia di corridoi europei. L’iniziativa, che si svolge nella riqualificata Centrale Idrodinamica del porto vecchio di Trieste il 10 novembre prossimo, è costituita da una conferenza a porte chiuse fra vari Presidenti di porti, parlamentari europei e nazionali, operatori di traffico e studiosi della materia per affrontare i nodi principali che fino ad oggi hanno reso difficile una organica riforma della legge 84 a partire dal ddl Grillo approvato al Senato.

I nodi sono costituiti dalla funzione e natura dell’Autorità portuale, dovendo essere questo ente assimilato ad una vera e propria authority indipendente nella logica proposta da alcuni, e ad un ente sul modello asiatico e del nord Europa secondo altri. E’ evidente che solo nel secondo caso l’Autorità portuale potrebbe costituire società di corridoio in senso proprio, ovvero che promuove le infrastrutture e le reti sui tragitti europei. Il secondo nodo è costituto dalla individuazione del mercato rilevante. Particolarmente quando si tratti di un’Autorità di regolazione è giocoforza che il mercato rilevante sia riferito all’area nel suo complesso comprendente più porti che costituiscono una medesima soluzione agli occhi del traffico. Se così fosse si profilerebbero Autorità multi porto da una parte, e Autorità di corridoio giustapposte ad autorità di destinazione, dall’altra.

In terzo luogo il tragitto verso la liberalizzazione dei servizi portuali è ancora impervio. Da una parte giocano un ruolo del tutto nuovo le Compagnie portuali rinnovate (particolarmente due genovesi), ma dall’altra parte non è ancora del tutto chiara l’operatività del principio della libertà di stabilimento sia nel caso dei servizi portuali (art.16,l.84) che nel caso dei servizi tecnico nautici. Ed anche il fenomeno dell’autoproduzione non pare ancora uniformemente letto.
In quarto luogo si appalesa la necessità di un coordinamento fra le Autorità portuali di corridoio, dovendosi compiere, almeno con riguardo alla selezione delle infrastrutture nazionali, un coordinamento centrale sia che esse siano realizzate in regime di finanza di progetto sia che intervengano risorse statali.

Alla conferenza parteciperanno, fra gli altri, i presidenti della Commissioni parlamentari Mario Valducci e Luigi Grillo ed i parlamentari Filippi, Meta, Monai e Garofalo, gli Eurodeputati Onorevoli Serracchiani e Cancian, vari Presidenti di Porti come Marina Monassi, Paolo Costa, Luigi Merlo, il Past Presidente di Assoporti Francesco Nerli, operatori come Guido Grimaldi, Ignazio Messina, Antonio Benvenuti e Tirreno Bianchi. Presiede i lavori Luciano Violante.

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Fonte: Segreteria Organizzativa  I.S.T.I.E.E. - Istituto per lo Studio dei Trasporti nell’Integrazione Economica Europea