L’International Propeller Club di Venezia, nell’ambito del suo programma di incontri dedicati all’economia del mare, il prossimo 12 aprile con inizio alle ore 18.30 presso l’hotel Bologna di Mestre, ha organizzato, alla luce delle nuove iniziative imprenditoriali che interessano il settore, il meeting dall’emblematico tema "Venezia e la sua laguna: un cuore nautico in fibrillazione" al quale sono stati invitati, oltre all’assessore regionale alle infrastrutture Renato Chisso, il Sindaco di Venezia avv. Giorgio Orsoni, quello di Cavallino Treporti Claudio Orazio, quello di Jesolo Francesco Calzavara, il vicepresidente della Provincia e assessore all’Urbanistica Mario Dalla Tor, l’assessore alle Attività Produttive della Provincia Massimiliano Malaspina, l’amm. Tiberio Piattelli comandante Direzione Marittima del Veneto, il presidente dell’Autorità Portuale prof. Paolo Costa, il presidente di VYP e di Assomarinas Roberto Perocchio, quello di Assonautica Nazionale Gianfranco Pontel e quello di VYSA Daniela Donadello.

I molti progetti di nuove strutture nautiche in fase di studio ed altri in via di realizzazione nella laguna di Venezia e in aree contermini se da una parte rappresentano nuove opportunità in termini occupazionali ed economici oltre che sociali, dall’altra richiedono il forte impegno dell’imprenditoria privata che dev’essere sostenuto e garantito dall’ente pubblico sia nei tempi di realizzazione delle opere che nei termini concessori ed autorizzativi.

"Le molte iniziative in atto mirate a sviluppare il turismo nautico nelle strutture lagunari e nei porti turistici dell’area veneziana da Cavallino Treporti, passando per il Bacino di San Marco fino a Chioggia - anticipa il Presidente del Propeller Massimo Bernardo - rappresentano un grande patrimonio che va tuttavia ancor più valorizzato nell’ambito di un più vasto master plan per poter giungere ad una vera e propria filiera nautica d’eccellenza da proporre al turismo nautico internazionale. In questo contesto l’International Propeller club Port of Venice, associazione mondiale che opera nella cultura e nella promozione dell’economia del mare, chiede agli enti interessati un intelligente e giuridicamente ottimale riordino della materia e concrete risposte ad una domanda: "Come mai mentre la variante al Titolo V° della Costituzione affida ai Comuni la competenza sul turistico-ricreativo, quindi anche le strutture per la nautica da diporto, a Venezia e nella sua Laguna che è sempre demaniale marittima, le concessioni vengano rilasciate dal Magistrato alle Acque e dell’Autorità Portuale?"

"In attesa e senza comunque attendere la Nuova Legge Speciale per Venezia, il Comune dovrebbe esercitare la propria autonomia decisionale sul proprio territorio fatto di terra e di acqua nel quale avanzano nuove iniziative come quella che riguarda la realizzazione di un nuovo porto al Lido con una ricettività di circa 1750 ormeggi anche per imbarcazioni di grandi dimensioni, come l’ampliamento di Marina Vento di Venezia col altri 450 ormeggi, come il nuovo porto turistico di Marina di Sant'Elena con altre mille offerte di servizi e alloggi per equipaggi ed ospiti elitari di altrettanti maxiyacht, come i nuovi ormeggi presso l’Hilton Mulino Stuky, in canale della Giudecca e per non parlare dell’utilizzo, a fini nautici, dell’idroscalo di Sant’Andrea ecc. ecc. Uno scenario, dunque, in piena evoluzione ma che oggi sembra minato da una scarsa visibilità normativa che andrebbe definita una volta per tutte evitando così inutili quanto dannose "diatribe" tra enti".


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