In particolare i porti - quelli di Monfalcone e Trieste - sono stati al centro, oggi a Trieste, dell'incontro tra l'assessore regionale alla Viabilità e Trasporti, Lavori pubblici e Pianificazione territoriale Riccardo Riccardi e le organizzazioni sindacali del Trasporto del Friuli Venezia Giulia, richiesto negli scorsi giorni per una valutazione complessiva sulle poste di settore previste con la legge finanziaria per il 2011.

Accanto ai problemi di natura finanziaria, che ovviamente non mancano a fronte della carenza di risorse pubbliche e delle esigenze della protezione del settore sanitario e del mantenimento dei trasferimenti finanziari al sistema delle Autonomie, ha sottolineato Riccardi alle rappresentanze dei lavoratori (preoccupati per un comparto portuale che, assieme all'indotto, genera in regione quasi 20 mila posti di lavoro), i problemi oggi sul tappeto per lo scalo monfalconese riguardano le competenze sul porto, con un ancora non ben definito ''confine'' tra quelle che debbono passare all'ente regionale e quelle che restano in carico allo Stato.

"La Regione ritiene che non solo le attività definite come manutentive ma soprattutto quelle strutturali siano di competenza della Regione"
, con la conseguente necessità che sia l'Amministrazione del Friuli Venezia Giulia a regolare materie come le concessioni o i dragaggi, un problema spinoso per Monfalcone.
Più in generale, comunque, la competitività di Trieste, e di Monfalcone, si gioca sulle tariffe ferroviarie del trasporto merci da e per i porti, ha rilevato Riccardi, ed ''al di là degli investimenti che si debbono fare (raddoppio Molo VII, piattaforma logistica, ecc.) il nodo che occorre affrontare nel corso del 2011 resta quello del costo ferroviario''.

"Limitarci ad approvare contributi regionali a favore della società di logistica Alpe Adria affinchè abbatta il costo del trasporto su rotaia di un container non vuol dire realizzare una vera 'politica dei trasporti': sono, di fatto, interventi che negli anni non reggono - ha indicato l'assessore - mentre più opportuno appare lo stanziamento di risorse per costruire un servizio ferroviario complessivo a servizio dei traffici portuali''. Dunque, arrivare alla costituzione di una società ferroviaria regionale, ''che valorizzi le esperienze maturate in Alpe Adria e faccia proprio il know-how che è patrimonio attuale del Gruppo FS'', ha osservato Riccardi.

L'assessore ha quindi ribadito alle organizzazioni sindacali la volontà della Regione di "mettere in sicurezza il settore del TPL-Trasporto Pubblico Locale (nel 2011 una 'partita' da 180 milioni di euro) non aumentando il prezzo dei biglietti: non vogliamo intervenire in questo settore sociale come credo altre Regioni saranno costrette a fare, incrementando le tariffe e riducendo i contributi alle Aziende di trasporto''.
E trovano sempre conferma nella legge finanziaria regionale del prossimo anno gli interventi regionali per garantire i voli tra Ronchi e Milano Linate e quelli per le tratte ferroviarie verso Roma.


Fonte: Ufficio stampa - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia