È stata inaugurata il 20 ottobre all’Arsenale di Venezia, l’ottava edizione del "Regional Seapower Symposium" tra le Marine del Mar Mediterraneo e del Mar Nero.

L’iniziativa nasce nel 1996 ad opera della Marina Militare allo scopo di sottolineare la centralità delle Marine sia nello sviluppo della cooperazione in materia di sicurezza marittima, sia nel dialogo internazionale. L’edizione del 2010 è incentrato sul tema "Dialogo e cooperazione come fattori abilitanti per la sicurezza marittima", e si compone di tre sessioni sulle seguenti tematiche: la sorveglianza delle rotte dei traffici marittimi, l’evoluzione delle leggi internazionali e il supporto alle operazioni di pace e le soluzioni da adottare.

Il primo giorno del simposio ha visto la firma di adesione dell'Ucraina al V-RTMC (Virtual Regional Maritime Trafic Center) WMC (Wider Mediterranean Community), il sistema di controllo del Mediterraneo allargato agli approcci atlantici, al Mar Rosso, al Golfo Arabico e al Mar Nero, di cui diventa il 24° Paese membro.

Il sistema V-RTMC, operativo dal 2006, sarà integrato, con la firma a base della nave Amerigo Vespucci, al sistema T-RMN (Trans-regional Maritime Network), con il quale la Marina Italiana, punto di riferimento mondiale nel controllo del traffico marittimo, scambia informazioni con Brasile, Singapore ed India. Nell'occasione, il sistema T-RMN riceverà anche attuazione operativa dopo un anno di sperimentazione tecnica.

A margine, Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri, ha suggerito la necessità di mutuare sempre più le soluzioni tecnologiche utilizzate nel settore civile “per contemperare le esigenze di flessibilità e contenimento dei costi''.