Gli edifici della Centrale idrodinamica e della Sottostazione elettrica di riconversione, situati a Trieste nell’aerea del Porto Vecchio, dovranno ospitare il Polo museale del Porto di Trieste, su modello amburghese (come l’infocenter nella Kesselhaus della Speicherstat di Amburgo).
Questa la proposta dell’associazione Italia Nostra di Trieste che, in collaborazione con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, la Fondazione CRTrieste, il Comune di Trieste ed il Comune di Monfalcone, ha organizzato il meeting internazionale “Patrimoni portuali e industriali della regione Frulli Venezia Giulia” (Port and Industrial Patrimonies in Friuli Venezia Giulia) che si svolgerà a Trieste dal 21 al 23 ottobre.

L’evento è il frutto di un lungo percorso di studio e di lavoro dell’associazione Italia Nostra di Trieste, e soprattutto di Antonella Caroli, nota studiosa dei Lagerhauser del Nord Europa e del Porto vecchio di Trieste e direttore scientifico del meeting insieme al prof. Dirk schubert dell’Università Hafencity di Amburgo e all’arch. Roberto Pirzio-Biroli.

Nel percorso di archeologia industriale nella regione Friuli Venezia Giulia al Porto Vecchio si aggiungono ancora i siti di Monfalcone, Torviscosa, Malnisio e altri siti industriali regionali che saranno portati, nell’ambito del convegno, alla ribalta internazionale.

Al convegno, nel quale saranno presenti le istituzioni nazionali e locali, studiosi ed esperti del settore presenteranno le conoscenze e le diverse esperienze in tema di waterfront, di archeologia industriale e di recupero urbano. I contributi di studiosi ed esperti italiani saranno portati dall’on. Vittorio Sgarbi soprintendente al Polo museale di Venezia, dall’arch. Francesco Karrer, presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici e docente di urbanistica alla Sapienza di Roma, dal prof. Rinio Bruttomesso, direttore del Centro internazionale “Città d’acqua” di Venezia, dall’arch. Roberto Pirzio-Biroli, e dai professori Bertolini, Zevi e Marchetta della Sapienza di Roma e dell’Università di Firenze. Fra i relatori di altri paesi spiccano Jurgen Bruns-Berentelg, amministratore delegato della società che realizza il progetto Hafencity di Amburgo, il prof. Dirk Schubert dell’Università Hafencity di Amburgo, il prof. Gene Desfor della York University di Toronto, l’arch. Peter Lorenz di Innsbruck, Pedro Ressano Garcia di Lisbona, coordinatore del Laboratorio europeo di waterfront design, il prof. Piotr Lorens dell’Università della tecnologia di Danzica.
Il tema dei porti storici internazionali sarà trattato nel corso della prima giornata (21 ottobre). L’obiettivo del Meeting è il recupero immediato del Porto vecchio e la realizzazione del Polo Museale, (infocenter), da affidare interamente a Italia Nostra che l’ha promosso e curato per molti anni.

Importante sono anche le relazioni con l’Istituto Italiano di cultura di Amburgo, con i quali Antonella Caroli cura da molti anni le relazioni e che questo meeting sarà occasione di celebrazione di queste culture portuali in vista di future iniziative comuni che saranno inserite nel programma dell’Istituto Amburghese.

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